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La crisi dei cinema meneghini, chiude l’Arlecchino: l’Odeon continua a lottare

L'effetto Covid si è abbattuto anche sul cinema Arlecchino: calo delle presenze del 70%

Cinema Arlecchino, la chiusura

Il cinema Arlecchino chiude i battenti: lungo corso Vittorio Emanuele l’unico a resistere è l’Odeon -dimezzato negli spazi-.

Chiude l’Arlecchino: per i cinema 2021 peggio del 2020

Rispetto al 2019, le sale hanno subito un calo medio delle presenze del 70%. Nella mattinata di venerdì 11 febbraio, davanti al Colosseo di viale Monte Nero, si terrà un flash mob dei lavoratori dell’industria. I sindacati chiedono il superamento della norma che vieta la somministrazione di cibo e bevande e delle regole sui tempi minimi che devono passare tra l’uscita del film in sala e l’esordio sulle piattaforme.

Il cinema Anteo è senz’altro un modello da seguire, in quanto, grazie alle continue iniziative -proiezioni in lingua, anteprime e incontri con i registi- riesce a barcamenarsi in modo egregio, nonostante la battaglia del Covid. Il presidente dell’Agis lombardo annuncia: “Siamo l’unico Paese d’Europa che con il cinema nel 2021 ha fatto peggio che nel 2020. E l’unico Paese dove l’audiovisivo non si insegna a scuola“.

Chiude l’Arlecchino: le masterclass dell’università Iulm

L’università Iulm ha deciso di invitare i milanesi a seguire un ciclo di 12 masterclass di cultura generale: ‘Fondamenta’, il quale sarà a disposizione di tutti, gratuitamente. Gianni Canova, rettore e noto esperto di cinema, chiarisce: “La nostra democrazia culturale è sempre più debole, ci mancano i riferimenti di base, si naviga a vista nel mare della complessità. Abbiamo perso il senso della nostra identità culturale, riprendiamocela“.

Chiude l’Arlecchino: quale sarà il futuro dei cinema?

L’Arlecchino in via San Pietro all’Orto era rimasto da solo in una zona concentrata sullo shopping, afferma amareggiato Quilleri. Salvatore Dattilo, gestore del Plinius, mette in discussione la sua apertura nel 2023 “Ce la metteremo tutta, ma francamente non so se riusciremo” evidenziando i limiti imposti, tra cui l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2, il rincaro delle utenze e il limite di non poter vendere cibo e bevande. Che ne sarà delle sale cinematografiche?

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