Un evento che celebra il cinema d'autore con opere innovative e tematiche attuali.
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Un’apertura all’insegna della creatività
Il Filmmaker Festival 2024 si prepara a inaugurare la sua edizione sabato 16 novembre presso l’Arcobaleno di Milano, presentando due opere che promettono di catturare l’attenzione del pubblico: Allégorie Citadine di Alice Rohrwacher e JR, e C’est pas moi di Leos Carax. Questi film non solo segnano l’inizio della manifestazione, ma introducono anche il tema della ricerca e della sperimentazione che caratterizzerà l’intero festival. La prima opera, frutto della collaborazione tra due artisti già noti per il loro lavoro con Omelia contadina, esplora il potere della fantasia attraverso una danza poetica, mentre Carax, in concorso con la sua prima italiana, rende omaggio al grande Godard, riflettendo sul cinema e sulla vita parigina.
Un programma ricco di sezioni e tematiche
Il festival si articolerà in otto sezioni, tra cui il Concorso Internazionale, il Concorso Prospettive, e la retrospettiva Prometeo liberato, dedicata al “Nuovo Cinema” per Adriano Aprà. Con un totale di 64 titoli, di cui 40 prime mondiali e 11 prime italiane, il festival si propone di esplorare tematiche attuali come l’ecologia, i conflitti e la salute mentale. Tra i film in concorso, spiccano opere di registi di fama internazionale e innovatori che sfidano i confini tra arte e cinema.
Il cinema come specchio della società
Le opere presentate al festival affrontano questioni di grande rilevanza sociale. Ruth Beckermann e Claire Simon, ad esempio, esplorano il sistema educativo nei loro rispettivi paesi, mentre Khavn De La Cruz riflette sulla decolonizzazione nelle Filippine. Il conflitto tra Ucraina e Russia è al centro del film Intercepted di Oksana Karpovych, che utilizza conversazioni intercettate per raccontare la guerra. Inoltre, The Invisible Zoo di Romuald Karmakar e Revolving Rounds di Johann Lurf e Christina Jauernik offrono uno sguardo unico sulla relazione tra uomo e natura, utilizzando tecniche innovative per coinvolgere il pubblico in un’esperienza visiva straordinaria.
Un tributo a un maestro del cinema
L’edizione 2024 del festival è dedicata ad Adriano Aprà, una figura fondamentale nel panorama cinematografico italiano. Il direttore Luca Mosso sottolinea l’importanza del suo contributo, evidenziando come Aprà abbia influenzato generazioni di cineasti e programmatori. La retrospettiva a lui dedicata offrirà un’opportunità unica per riscoprire il suo lavoro e il suo impatto sul cinema contemporaneo. Con un palinsesto curato da Tommaso Isabella, il festival promette di essere un viaggio emozionante attraverso la storia del cinema e le sue evoluzioni.