Report a cura di Marco Aspesi
Per una sera Sesto San Giovanni si tinge di Emo con i The Get Up Kids. Ma di quell'emo di classe che rimane ai più nascosto e da ricercare, schiacciato da quella miriade di pseudo pop-punk band ciuffate che i mass media (e l'ignoranza comune) spacciano per Emo.
A noi però va sostanzialmente bene così. La band di Matt Pryor è una sorta di filo conduttore generazionale degli ora pressochè trentenni, giovani adolescenti nel lontano 1996, anno di partenza discografica con "Shorty/The Breathing Method", stampato in sole 2.000 copie dalla Huey Proudhon Records, etichetta DIY di Matt e Robbie.
Show assolutamente perfetto il loro, (in apertura i sempreverdi Minnies ed i Detroit, altra interessante e promettente band italiana) grazie ad una scaletta completa ed incalzante (compreso il solito attacco con "Holiday") alleggerita, qua e là, da 'lentoni' come "Out of Reach" e "Valentine".
In mezzo tutto quello che ti aspetti: "Red Letter Day", "The One You Want", "Coming Clean", "Martyr Me", "Stay Gone", la splendida "Close to Me" e "Ten Minutes".
Dopo di che tutti a casa, con un bel sorriso stampato in faccia e un po' di malinconia nella testa.
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