La Galleria Vittorio Emanuele II continua a proporre nuove aperture e cambi di gestione all’interno degli spazi dedicati alle attività commerciali.
Oltre a questo presenta una vasta scelta di locali e ristoranti in cui poter mangiare, tra cui il ristorante, bar e bistrot di Carlo Cracco. A parte la sua pizza tanto discussa, c’è un altro posto in cui gustare uno dei piatti tanto amato da noi italiani: I Dodici Gatti Milano. Nascosto da un lato del Teatro alla Scala, tra il negozio di souvenir e l’Urban Centre, affacciando direttamente su una delle piazze più famose della città, non fa solo da pizzeria ma anche grill.
Sicuramente un nome particolare, ma con un significato e una storia. Si narra infatti che tempo fa viveva una colonia di gatti neri, nati da una coppia di felini appartenenti a un’anziana signora. Gli esemplari si aggiravano sui tetti della Galleria, anche dopo che la signora cambiò residenza, moltiplicandosi e continuando a gironzolare per la zona. A raccontarlo è Alessandro Rosso che si è occupato di ristrutturare tutta una serie di spazi commerciali e che successivamente adottò anche i gattini.
Il locale è elegante, con arredamento prevalentemente sui colori chiari. Un’ampia parete è ricoperta di mattoni allo stato grezzo, che contribuiscono a rendere l’ambiente maggiormente caldo e accogliente. A questo dettaglio che richiama le antiche trattorie si alternano elementi moderni, come le lampade nere particolarmente squadrate che emanano una – volutamente – debole luce. Alla cucina ci pensa l’esperto pizzaiolo Daniele Falcone della provincia di Salerno, ma con un’ampia esperienza a Milano.
Già noto per il suo impeccabile lavoro da Rossopomodoro, si occupa di selezionare prodotti dalla qualità ineccepibile.
La cottura avviene rigorosamente all’interno di un forno a legna, dopo una lievitazione di 12-24 ore. La farina utilizzata è quella di tipo 1, leggermente più difficile da lavorare. I prezzi sono in linea con la zona di lusso di cui stiamo parlando. Si parte dai 12 euro per una semplice ma gustosissima margherita, per arrivare fino ai 18 euro per la proposta della casa: fiordilatte di Agerola, Tartufo Nero, scaglie di Grana e olio evo.
Il menu ci propone diverse alternative e perfette per ogni tipo di palato: dal taleggio con i fiori di zucca, cacio e pepe, pomodorini tagliati con porri e zola. Interessante la scelta di creare una marinara con il pennolo, una particolare tipologia di pomodoro che cresce solamente sulle pendici del Vesuvio.
Il cornicione è dalle grandi dimensioni, ma sempre soffice e piacevole. Ottima anche la ricetta che abbina datterini gialli al pecorino stagionato.
Come anticipato dalla cucina escono anche antipasti come la caprese di Bufala campana dop, primi – risotto alla milanese e tortelli di manzo in brodo -, ma anche secondi come filetto di taleggio con i funghi, tagliate e costate. Non si può lasciare il locale senza aver assaggiato i dessert: gustosissima torta accompagnata da crema fragole fresche, con una spolverata di cioccolato bianco.