Durante il Consiglio comunale, il primo cittadino: "Avviati percorsi di integrazioni per tutti gli ucraini"
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Il sindaco di Milano Beppe Sala è intervenuto durante il Consiglio comunale spiegando la strategia di accoglienza dei profughi ucraini.
Profughi ucraini a Milano: le iniziative del Comune
“È difficile dire quanti profughi dall’Ucraina arriveranno a Milano ma se noi pensiamo che sono 22 mila i cittadini ucraini nella Città metropolitana e se è presumibile che ognuno richiami uno o due parenti, un figlio, un nonno, si tratta di 40 mila persone”.
Queste le parole del primo cittadino, che ha sottolineato l’impegno di Milano per fronteggiare questa tragedia.
Palazzo Marino, insieme ad altre realtà istituzionali e del Terzo Settore, ha pensato ad alcune iniziative, come una raccolta fondi in collaborazione con la Fondazione di Comunità e uno spazio vicino alla Stazione Centrale dove dare accoglienza ai profughi e fare loro tamponi e vaccini.
Profughi ucraini a Milano: l’importanza dell’appoggio presso la stazione
Sala ha chiarito: “La nostra protezione civile è all’opera nei centri del Comune e in stazione centrale dove sarà presente nelle strutture di supporto sanitario. Abbiamo ricevuto l’ok di Grandi Stazioni all’utilizzo dello spazio di via Mortirolo da parte della protezione civile comunale e regionale, quello già utilizzato per i siriani”. Necessario eseguire i tamponi per capire chi può essere sottoposto alla vaccinazione; pertanto, la stazione è un punto d’arrivo fondamentale.
Profughi ucraini a Milano, Sala: “Accelerare l’inserimento delle persone scappate dalla guerra”
In aggiunta, in collaborazione con la Fondazione di Comunità, Palazzo Marino sta organizzando una raccolta fondi per finanziare i progetti di sostegno alle famiglie ucraine. “Nelle prossime settimane, in accordo col terzo settore, sarà fatto ogni sforzo per fronteggiare l’emergenza e poi accelerare l’inserimento nella nostra comunità delle centinaia di persone scappate dalla guerra” ha evidenziato Sala. Partendo dai bambini, verranno avviati percorsi di integrazioni per tutti gli ucraini fuggiti dalle zone di guerra. Infine, all’interno di Casa Jannacci, il Comune ha riservato un apposito padiglione per ospitare le persone scappate dall’Ucraina.
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