Nella giornata di lunedì 10 ottobre Sophia Loren ha inaugurato il suo ristorante nel cuore di Milano.
Il locale si trova a due passi dal Duomo, al civico 3 di via Cesare Cantù: ha una superficie di 400 metri quadrati e si estende su un unico livello. Il ristorante può ospitare ben 150 coperti e offre anche servizio di pizzeria, caffetteria, pasticceria e cocktail&wine bar. E’ la seconda location dopo quella fiorentina, aperta nel 2021, del più ampio progetto di ristorazione che porta il suo nome, il Sophia Loren restaurant-original italian food.
Il menù è firmato dallo chef stellato Gennaro Esposito, il quale assicura un’esplosione di gusti e sapori della cucina italiana e partenopea. Il coperto costa 3 euro a persona. La carta offre piatti di terra e di mare, si va dalla parmigiana di melanzane (14 euro) alla tartare di vitello (25 euro); dai fritti alla napoletana (da 4 a 6 euro) alle mozzarelle di bufala campane che viaggiano la notte per arrivare a Milano all’alba (da 7 a 13 euro).
Tra i primi spiccano gli spaghetti al pomodoro del Piennolo (16 euro), gli ziti alla genovese (18 euro), gli spaghetti alle vongole veraci (23 euro) e gli scialatielli ai frutti di mare (25 euro). Tra i secondi, il pescato del giorno è proposto a 9 euro all’etto. Le pietanze più costose sono il trancio di tonno fresco e il filetto di manzo ai funghi, entrambi a 39 euro. Ovviamente, non può mancare la frittura di pesce (25 euro).
La ciliegina sulla torta? La presenza dell’ostricaro con una selezione di ostriche pregiate (da 12 a 21 euro per 3 pezzi) e crudi di pesce (a 18 a 22 euro).
La vera protagonista del ristorante è la pizza, nell’interpretazione del pluripremiato Francesco Martucci. Oltre alla classica margherita (13 euro), è possibile concedersi diverse rielaborazioni creative, come la pizza 5 consistenze di cipolla o la futuro di marinara (entrambe 18 euro).
Disponibile anche la pizza vegan (18 euro) e quella dedicata a Sophia Loren con scarola riccia, datterino giallo e rosso, olive caiazzane, capperi, stracciatella di burrata e – fuori cottura – alici di Cetara (19 euro). Tra i dolci napoletani emergono le sfogliatelle, sia la riccia che la frolla (4 euro), e la pastiera (6 euro).
Inoltre, il ristorante si avvale della consulenza del pastry chef Carmine di Donna: le sue creazioni sono ideali per una dolce pausa nel bar pasticceria.
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