Mangiare pasta fresca all'interno di un monumento di Milano: questo e molto altro al ristorante Dal Bolognese.
Dal Bolognese, già il nome spiega da sé: tortellini, pasta fresca e altra tradizione, ma a Milano. Si trova all’interno di un antico palazzo del ‘500, completo di un incantevole dehors. Un susseguirsi di colonne che fanno da cornice a una corte vecchio stile. Poi una sala interna elegantemente arredata in cui rilassarsi tra arredi di lusso, accomodati su divani un pelle. Oltre che a un piacere per il palato, anche per la vista. Stiamo parlando di Palazzo Recalcati in via Amedei al numero 8, a due passi da piazza Duomo.
Dal Bolognese Milano: un po’ di storia
Dal Bolognese ha una storia che tocca 3 città, ma una sola e grande famiglia: quella di Ettore Tomaselli. Nel 1950 decide di abbandonare il suo lavoro da operaio per recarsi in Marocco, dove gestirà il circolo di tennis a Casablanca. Dopo essersi sposato apre due locali, il Chianti e il Don Camillo, un regno per la cucina italiana. Nel 1955 nasce il figlio Alfredo che impara ben presto a vivere tra pentole e tavoli. Cinque anni dopo si torna in Italia, esattamente a Roma e poi, nel 2005 a Milano. Così Dal Bolognese apre prima vicino al Principe di Savoia, grazie alla collaborazione tra Alfredo Tomaselli e Angelo Moratti. Anni dopo, nel 2013, si trasferisce la cucina a Palazzo Recalcati, dove ci troviamo oggi. Il resto è storia di tortellini, bolliti e pasta fresca.
Il menu e i prezzi
Come ogni menu che si rispetti si parte da una selezione di antipasti, in cui troviamo grandi classici, come i taglieri di prosciutto di Parma, la Mortadella di Bologna, il culatello di Zibello e il prosciutto di Pata Negra stagionato 42 mesi. Subito dopo una semplice e leggera caprese di mozzarella di Bufala, con pomodori e basilico. Non mancano nemmeno le proposte di mare, come vedremo nella sezione apposta, ma già tra gli antipasti possiamo trovare del salmone scozzese affumicato e della bresaola di tonno rosso con misticanza e carciofi alla brace. Poi una portata vegetariana, asparagi alla bismark e, infine, Foie Gras d’Anatra con pan brioches. I prezzi arrivano fino ai 30 euro per il pregiato prosciutto Pata Negra.
La sezione successiva è interamente dedicata alle paste fresche. Non si può che cominciare dalle tagliatelle alla bolognese e i tortellini, o in brodo o al burro, continuando con tagliolini al ragù di culatello di zibello. Poi lasagne verdi e tortelloni sempre verdi, con ricotta e spinaci. La parte dei primi si conclude con tortelli di zucca e tagliolini al branzino e pomodori datterini. Il prezzo medio per una di queste portate è di 20/22 euro. Ci imbattiamo subito dopo nelle carni. Assolutamente da provare il carrello dei bolliti, con tagli di carne tradizionali di manzo, vitello, pollo, prosciutto e la lingua. Si può richiedere anche qualcosa di più leggero come la tartare di manzo e il roast-beef con purè di patate. Se invece preferite il pesce il menu propone il filetto di rombo alla mugnaia, il trancio di salmone, l’insalata di gamberi e la tartare di salmone con avocado. In questo caso il prezzo medio si aggira attorno ai 30 euro.
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