L'Antitrust ha evidenziato l'insufficienza delle licenze e l'assenza di controlli da parte dei Comuni sulla qualità del servizio
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato ad agosto un’indagine sul servizio taxi nelle città di Milano, Roma e Napoli. I risultati non sono stati soddisfacenti. Vengono infatti evidenziate alcune importanti criticità come la strutturale insufficienza delle licenze per soddisfare la domanda e una diffusa inerzia dei Comuni nel richiedere alle cooperative di taxi le informazioni necessarie a verificare l’adeguatezza del servizio.
Taxi, le richieste dell’Antitrust
L’Antitrust suggerisce quindi alcune misure correttive. Innanzitutto adeguare il numero delle licenze alla domanda, spingendo l’aumento oltre il tetto del 20% . Come seconda cosa è necessario un monitoraggio stabile della qualità del servizio che andrebbe fatto almeno una volta all’anno.
La risposta di Milano
L’assessora alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi ha risposto alla segnalazione dell’Antitrust affermando: “Da tempo ci siamo posti il tema del servizio taxi e delle relative licenze e abbiamo lavorato per aumentarle: tanto che ormai siamo pronti a pubblicare il bando per 450 nuove licenze e seconde guide.”
Ha concluso: “Per quanto riguarda poi i dati sull’efficienza del servizio, da oltre un anno li abbiamo chiesti a tutti i rappresentanti dei tassisti nelle sedi opportune, finora abbiamo ricevuto solo risposte molto parziali. Le richieste da parte del Comune in questo senso non mancano, mancano le risposte.”