I pendolari dovranno fare i conti con due settimane di fuoco: tutto quello che c'è da sapere
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Saranno tre gli scioperi dei mezzi che andranno in scena nel giro di soli 15 giorni: maggio sarà il mese nero dei trasporti e dei potenziali disagi.
Trasporti, tre scioperi dei mezzi: disagi in vista
Domenica 15 maggio è prevista un’agitazione dei lavoratori Trenord indetta dalle sigle Rsu 1A e 1B. Le stesse rappresentanze sindacali avevano già dichiarato cinque scioperi tra il mese di maggio e quello di dicembre 2021. L’azienda, infastidita, aveva evidenziato che queste modalità miravano a causare significativi disagi ai passeggeri. Pertanto, Trenord ha deciso di utilizzare un sistema informatico di programmazione e gestione dei turni, il quale comunicherebbe le modifiche ai dipendenti il giorno prima del loro impiego.
La manifestazione durerà 23 ore: la circolazione dei treni sarà a rischio dalle ore 3 della notte del 15 maggio fino alle ore 2 della notte successiva. Non dovrebbero essere previste fasce di garanzia.
Trasporti, tre scioperi dei mezzi: lo stop di tutti i settori pubblici e privati
Nella giornata di venerdì 20 maggio andrà in scena lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati indetto da Cub. Il trasporto ferroviario potrà fermarsi dalle ore 21 del 19 fino alle ore 21 del 20 maggio, mentre i lavoratori del Tpl -metro, bus e tram Atm a Milano- potranno incrociare le braccia 24 ore con modalità territoriali.
Trasporti, tre scioperi dei mezzi: nessuna fascia di garanzia
L’agitazione più ‘pericolosa’ è in programma per lunedì 30 maggio, quando i lavoratori del trasporto pubblico locale si fermeranno per 24 ore per lo sciopero di Filt-Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal.
Le sigle rendono noto: “L’ultimo sciopero nazionale ha registrato una percentuale di adesione quasi totale di tutti i lavoratori del Tpl. L’insofferenza è al culmine. Il contratto collettivo di lavoro è scaduto da troppo tempo. Gli autoferrotranvieri internavigatori meritano l’immediato rinnovo“. E proseguono: “In assenza di atti concreti da parte delle associazioni datoriali e delle istituzioni, la protesta proseguirà fino a che non ci sarà l’effettivo riconoscimento della dignità del lavoro nel settore e un giusto rinnovo contrattuale”.
Per questo sciopero non saranno previste fasce di garanzia, ma saranno garantiti soltanto i servizi minimi essenziali.
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