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Coronavirus, la fase 2 a Milano: “Distanze e accessi limitati alle metro”

Il Coronavirus sta continuando a colpire l'Italia mentre si pensa alla fase anche a Milano: tutte le possibilità.

coronavirus fase 2 milano
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Milano si prepara alla fase 2 dell’emergenza Coronavirus, quella che segnerà la lenta ripresa delle attività produttive. Tuttavia alcuni punti sembrano essere meno chiari e gestibili rispetto ad altri. Tra questi aleggiano numerosi dubbi sulla gestione dei mezzi pubblici quando tutti i lavoratori rientreranno e affolleranno metro e tram con il pericolo che non possano essere mantenute le giuste distanze di sicurezza.

Coronavirus, la fase 2 a Milano

Più metro, meno passeggeri e distanze “obbligate”. Sono questi gli imperativi cardine del piano che Atm sta studiando per la ripresa delle attività. “Siamo in emergenza – ha detto Marco Granelli, assessore alla mobilità – e per la fase due dobbiamo organizzarsi perché tutti quelli che devono muoversi lo facciano nel modo più sicuro per loro e per gli altri“. Tra le proposte anche un incremento dell’uso dei servizi di bike sharing e quindi ciclabili per favorire la mobilità sostenibile.

Gestione delle metropolitane

La nostra metropolitana – ha proseguito Granelli – trasportava circa 1.400.000 persone ogni giorno. Per tenere la distanza di un emtro, pur mettendo il massimo del servizio, questo numero dovrà scendere al 25-30%“. I treni infatti, come spiegato, non potranno viaggiare a piena capienza, ma si stima circa per un 1 terzo dei passeggeri previsti totali previsti su ciascun treno.

Atm dunque regolerà l’accesso alla metro informando i passeggeri a capienza massima raggiunta e impedendo l’accesso alla banchina di attesa fino all’arrivo del treno successivo. Sulle carrozze e sui mezzi di superficie, inoltre, saranno apposte indicazioni sui pavimenti e sui sedili per mantenere la giusta distanza di sicurezza gli uni con gli altri. L’appello quindi è rivolto ai cittadini per la massima collaborazione.

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