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Coronavirus, Beppe Sala e la ripartenza di Milano nella fase 2

Scuole su più orari, ingressi limitati nei mezzi pubblici e negozi la sera: le soluzioni del sindaco Beppe Sala per la ripartenza post Coronavirus.

Da tempo ormai si parla di ripartenza post Coronavirus e anche il sindaco di Milano Beppe Sala avanza le sue ipotesi. Date e soluzioni non sono ancora definite, ma l’unica certezza è che bisognerà agire in sicurezza. Così il Primo Cittadino del capoluogo lombardo spiega come pensa dovranno agire negozi, scuole e il trasporto pubblico durante la famosa fase 2.

Coronavirus, la ripartenza secondo Beppe Sala

Per quanto riguarda i trasporti pubblici la soluzione potrebbe trovarsi negli ingressi contingentati. “Nelle stazioni del metrò ci sarà un sistema per controllare gli ingressi che si bloccheranno arrivati a un certo numero”, spiega Sala. Nelle carrozze poi ci saranno dei cerchi disegnati in cui dovranno sostare i passeggeri per assicurare la distanza minima. L’elemento essenziale però è il tempo: “Non si organizzano i trasporti in 48 ore”. Sullo stesso concetto si basa anche la ripresa nelle scuole, già anticipata dal Sindaco Sala.

L’idea è quella di istituire diversi orari per gli ingressi, dalle 8 fino alle 10 del mattino. Le classi poi non potranno più essere numerose come prima, per questo sarà necessario istituire diversi turni. A questo punto Sala si lascia scappare qualche critica nei confronti dell’istruzione italiana: “O abilitiamo più insegnanti o li paghiamo diversamente”. Anche i negozianti dovranno abituarsi a lavorare in orari diversi dal solito. La soluzione del primo cittadino per evitare assembramenti potrebbe essere quella di tenere aperti i negozi anche la sera. Complicata invece la soluzione per quanto riguarda bar e ristoranti, ma Sala promette alcune agevolazioni. Non sarà più necessario pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico in caso di tavolini esterni.

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