C'è l'Abruzzo, fermi tutti aveva detto in poche parole Castelli ieri.
"Dopo il disastro in Abruzzo ci siamo guardati negli occhi: prima i terremotati, poi l'Expo. E adesso, al Tavolo Lombardia, stiamo seriamente valutando di ridimensionare il programma di opere pubbliche"
Un bel paio di forbici e zacc, via la linea 6 della metropolitana. Proprio un mese fa la nostra sindaca-guerriera aveva implorato
"Expo può essere un catalizzatore di risorse, un volano per accelerare non in modo assistenziale ma in modo costruttivo il rilancio del Paese e in particolare la ricostruzione dell'Abruzzo"
In poche parole: il terremoto dell'Abruzzo, per quanto grave sia stato, non deve fermare Expo. E chi glielo dice alla Moratti adesso che se prima mancavano due miliardi di euro adesso mancherà un altro miliardo che viene tolto dai fondi già impegnati per destinarlo alla ricostruzione in Abruzzo?
In più oggi si prevede una nuova giornata campale perchè ci sarà un nuovo cda con Lucio Stanca dopo il meeting disastroso di qualche giorno fa, nel quale il rappresentante del Tesoro, Leonardo Carioni, e quello della Provincia, Enrico Corali, avevano abbandonato la seduta in segno di protesta contro il costo eccessivo della sede scelta per la SoGe.
In più oggi si dovrebbe discutere della clausola che Stanca vorrebbe aggiungere al proprio contratto per garantirsi comunque il premio di produzione (150mila euro oltre ai 300mila fissi) se gli obiettivi non saranno raggiunti non per causa propria.
Ma tornando ai tagli, dicevamo che salterà la linea 6 del metrò, quella tra Bisceglie e via Castelbarco. Si risparmierebbero così 871 milioni che però verranno comunque spesi per la nuova linea del metrò. Quando non si sa.
Slitta anche il prolungamento della strada statale Varesina fino al sito dell'Expo (200 milioni). La scelta è caduta su queste due opere perchè si è ancora fermi allo studio di fattibilità.
Ma ci sono altri due progetti ancora a rischio perché ancora non totalmente finanziati: la linea 4 (ancora lei) e 5 del metrò. Si aggiungono alla lista anche i prolungamenti della verde da Cologno a Vimercate (539 milioni) e della gialla da San Donato a Paullo.
Senza contare che il prolungamento da Famagosta ad Assago della Verde costerà 18 milioni in più rispetto a quanto preventivato (il governo copre solo 3 milioni).
Per ora per lo meno sono tutti ottimisti, dal sindaco ("Sono certa che nei tavoli istituzionali si troveranno tutte le soluzioni") al governatore Roberto Formigoni ("Nessun ridimensionamento, semmai si tratta di rimodulare i finanziamenti: i fondi saranno spalmati fino al 2015").