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Quando si spengono i riscaldamenti a Milano: la data per il 2022

La data della fine della stagione termica nel capoluogo lombardo

Quando si spengono i riscaldamenti a Milano: la data per il 2022

La crescita esponenziale dei prezzi dell’energia, dovuta all’inflazione e alla guerra russa, fa sorgere nei cittadini meneghini il tradizionale quesito annuale: quando si spengono i termosifoni?

Riscaldamenti Milano: quando finisce la stagione termica

Il rialzo dei prezzi del gas ha causato la chiusura anticipata delle pompe dei riscaldamenti in tante abitazioni, ma qual è la data ufficiale? La fine della stagione termica sarà il 15 aprile. La data, stabilita da una legge nazionale, coincide con quella dell’anno precedente; in alcuni casi, però, il Comune può decidere se anticipare o prolungare in base alle temperature.

Riscaldamenti Milano: cos’è la stagione termica?

La stagione termica, iniziata il 15 ottobre, prevede l’accensione degli impianti di riscaldamento per un massimo di 14 ore giornaliere. Nonostante ciò, qualora le situazioni climatiche lo richiedano, è sempre possibile accendere il riscaldamento anche senza un’espressa autorizzazione da parte del Comune. In queste circostanze, però, la durata giornaliera dell’accensione non potrà superare la metà di quella consentita dal 15 ottobre al 15 aprile: gli impianti potranno essere attivati per un massimo di sette ore.

Negli edifici residenziali, i valori massimi di temperatura dovranno essere pari a 20°C. Per ulteriori informazioni, il Comune di Milano offre lo Sportello Energia, che può essere contattato via posta elettronica o telefono.

Riscaldamenti Milano: le zone climatiche

Ogni località ha limitazioni specifiche, pertanto, la legge ha stabilito sei zone climatiche con diverse date di accensione e spegnimento dei caloriferi. Il capoluogo lombardo si trova nella zona climatica E.

La zona E comprende le seguenti province: Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna.

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