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Sixieme Bistro, un angolo di pace nascosto tra le vie di Milano

In via Scaldasole numero 7, nascosto tra le viette di Milano, troviamo il Sixieme Bistro: un luogo fuori dall'immaginazione.

A due passi dalla Darsena di Milano, in un intreccio di stradine, si nasconde un piccolo angolo di paradiso: Sixieme Bistro. Facendo ingresso in questo vecchio cortile milanese si perde la cognizione del tempo e dello spazio. Potrebbe sembrare di essere in qualche altro posto nel mondo, all’ombra della natura, magari con le onde del mare come sottofondo, ma invece siamo ancora nella nostra città. Gli architetti che si sono occupati del progetto sono riusciti a ridare vita alla luce, mantenendo a vista molti dettagli di quello che c’era prima, come è stato per i vecchi pavimenti e i muri in mattoni.

Il Sixieme Bistro a Milano

In zona Ticinese, precisamente in via Scaldasole al 7, troviamo il Sixieme Bistro, un ristorante e cocktail bar, ma soprattutto un luogo nascosto, quasi segreto, dove vi sembrerà di star recuperando del prezioso tempo perso. I locale si sviluppa attorno a una delle vecchie corti della città, arricchita da vegetazione tropicale qua e la. Sul patio si affacciano i ballatoi e le grandi aperture ad arco del palazzo del ‘500. I mattoni a vista e i pavimenti originari condividono l’ambiente con pezzi di design aggiunti successivamente e innovativi. Il risultato è quello di un mondo a se in cui due realtà agli opposti si uniscono per creare qualcosa di unico e mai visto.

I piatti tradizionali sono realizzati con materie prime di ottima qualità e concluse con impiattamenti a regola d’arte. Sul menu troviamo pietanze diverse e distanti, ma accomunate da uno stesso filo conduttore: il gusto e la raffinatezza. A questo si accompagna la carta dei cocktail, suddivisa in due parti. La prima popone grandi classici immancabili, la seconda alcune drink innovativi.

Il menu e i prezzi

Il menu di questo bistrot fuori da ogni tempo e da ogni luogo, è in realtà molto breve. Questo ci fa dedurre un’attenzione particolare per ogni pietanza, per ogni materia prima e il rispetto dell’ambiente. La food list si apre con le tapas, ancora prima degli antipasti. Le tapas sono dei piccoli piattini simili agli antipasti, ma più elaborati. In questo caso il bistrot ci propone delle acciughe del Cantabrico adagiate su crostini ai 5 cereali spalmati con burro alla senape. Successivamente un tagliere di affettati misti con marmellate e composte, oppure un crostone di polenta con baccalà mantecato. Con un massimo di 10 euro le potrete abbinare ai cocktail della drink list, per vivere l’esperienza di un elegante aperitivo.

I veri e propri antipasti che possono dare il via a un pranzo o a una cena, prevedono lo stesso tagliere citato prima e un tortino di polipo e patate. Anche in questo caso il prezzo è in torno ai 10 euro. Entrando nel vivo della carta troviamo due proposte per i primi. A 15 euro ci imbattiamo in un piatto di orecchiette con pesto e battuta di gambero rosso di Mazara, oppure degli spaghettoni ai 3 pomodori con cuore di burrata. Anche i secondi che seguono comprendono sia pietanze di pesce che di carne. Quindi, dopo il vitello tonnato dello chef, troviamo il salmone a vapore su macco di fave e fave croccanti. Infine un roast beef con fondo bruno e misticanza croccante. Il prezzo medio per le seconde portare è di 20 euro. Per concludere in dolcezza uno speciale tiramisù della casa.

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