Il San Maurì è un ristorante di Milano situato all'interno di un vecchio convento del 1500: il menu contemporaneo e stagionale.
Via San Maurilio a Milano è uno di quei vicoli storici che hanno mantenuti il fascino e l’atmosfera di una volta, così come il San Maurì che si trova al numero civico 4. Il locale risale al 1500, quando tra le stesse mura si trovava un convento, di cui il bistrot mantiene alcuni particolati. Tutto nasce dalla passione e dalla creatività dei due fratelli Luca e Giorgio Raffaghelli. Con la loro brigata propongono piatti storici della cucina italiana, utilizzando materie prime del territorio e che rispettano la stagionalità. I prodotti provengono da piccoli e medi produttori, per questo parliamo di una cucina di filiera.
San Maurì, il bistro di filiera a Milano
Dell’antico convento rimangono il pavimento in pietra e i decori in stucco sui soffitti, ma anche le vetrine e gli specchi. Grazie a questi dettagli si respira un’atmosfera fuori dal tempo e suggestiva. Il resto dell’arredamento sembra abbinarsi e integrarsi alla perfezione con la struttura già esistente da tempo. Alcuni angoli mantengono la pietra allo stato grezzo. I tavoli in legno aggiungono calore, così come le candele, una a ogni tavolo. Il piano dei tavoli è spoglio di tovaglie ed è apparecchiato con dei semplici sottopiatti in finta pietra nera, su cui sono appoggiate le posate con un tovagliolo. Alle pareti sono appesi dei quadri semplici, anch’essi di un’altro tempo.
Il servizio è impeccabile, grazie allo staff giovane e ben preparato. La cucina punta tutto sui grandi classici della tradizione italiana, con rielaborazione dei prodotti agricoli. A pranzo la proposta è limitata e veloce, perfetta per le esigenze lavorative della zona. La sera è tutto più tranquillo e alle portate vengono abbinati vini con etichette provenienti da tutta Italia.
Il menu genuino
Anche se il menu cambia spesso, proprio nel rispetto dei prodotti, vi facciamo alcuni esempi di quello che si può trovare in questo particolare Bistrot. Come antipasto potrete ordinare un uovo bio cotto a bassa temperatura con piselli, ribes rossi e mandorle, oppure delle ostriche irlandesi. Ottimo anche il Plateau Royale di cruditè, che varia in base al pescato del giorno. Infine un crudo di gamberoni viola di Sardegna con cipollotti fondenti e lime. Più classica la selezione di salumi lombardi, così come la tartare di manzo e il fegato grasso d’oca. I primi invece cominciano con un riso Carnaroli con yogurt affumicato, more e crescione, oppure cappellacci di pasta all’uovo ripieni di triglie, conditi con pomodorini gialli, limone e rapa rossa. Inoltre troviamo degli spaghetti con crudo di scampi, asparagi di mare e colatura di alici di Cetare e, infine, gnocchi di ricotta gratinati, vongole veraci e acetosella.
Un esempio per i secondi possono essere la ricciola con melone e zucchette e il tonnetto del mediterraneo alla brace, così come la Picanha con lattuga brasata e panzanella contemporanea. Per concludere vi consigliamo di chiedere un dessert di produzione del ristorante.
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