La Bullona di Milano torna alla vita grazie a lavori di riqualificazione e diventa un ristorante raffinato.
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I pendolari che dalla Brianza arrivano ogni giorno a Milano si ricorderanno sicuramente la Bullona, storica stazione ferroviaria intermedia tra Bovisa e Cadorna, diventata oggi un famoso ristorante mondano della scena meneghina.
La Bullona, un edificio in stile liberty del 1929 e abbandonata nel 2003, è stata restaurata e dal 2018 è rinata come ristorante chic e locale notturno alla moda.
Bullona Milano: il ristorante
La meritevole iniziativa va attribuita all’imprenditore Pino Scalise, personalità già nota della nightlife milanese per aver convertito una vecchia chiesa sconsacrata nel noto locale notturno “Gattopardo Cafè” nel 2001.
I lavori di ristrutturazione della Bullona sono durati otto anni, con un notevole investimento economico, e sono stati condotti sotto la supervisione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio.
Il restauro ha mantenuto lo stile liberty e la storia della Bullona, compresa la grande scritta “Ferrovie Nord Milano” sulla facciata illuminata. L’ex stazione in Via Piero della Francesca è una delle ultime testimonianze di architettura ferroviaria di inizio ‘900, e, come dice lo stesso Pino Scalise, “Ora è un ristorante di pesce dal mood internazionale”
Il proprietario Pino Scalise ha spiegato: “sono otto anni che seguo questo progetto: sarebbe stato davvero un peccato per Milano perdere un edificio storico come questo, che ormai era semi abbandonato. Ridare vita alla Bullona è il mio tributo a questa città, che è sempre più bella“.
Il design interno
Il locale è di forte impatto, a cominciare dal grande lampadario che sovrasta la prima sala, una struttura di 10 metri per 3 di ferro e vetro che riprende la geometria delle grandi vetrate originali.
A dividere le due sale, due banconi, posti specularmente: uno dedicato al bar, l’altro al pesce crudo e al coquillage, serviti a vista.
Al centro spicca una scultura di Arnaldo Pomodoro, così come alle pareti risplendono le opere di Lucio Fontana, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi. Il locale vuole essere anche aperto all’arte per mostre ed esposizioni di gran gusto.
Il menù del ristorante è totalmente di pesce, con un prezzo medio per la cena di 80 euro.
Tra i piatti proposti ci sono ad esempio il plateau di molluschi e crostacei crudi (30 euro), la tartare (25 euro), lo spaghettone al caviale (30 euro), il pacchero al ragù di mare (20 euro), le bruschette di salmone Sokeye affumicato e la confettura di cipolla (16 euro).
Il bar serve aperitivi con cocktail a 15 euro, e dopo cena la serata prosegue fino alle 5 con musica selezionata alla console da Ben dj e con cocktail a 20 euro.