Analisi della crisi dei conducenti e delle strategie di subaffidamento delle linee Atm a Milano.
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La crisi dei conducenti nel trasporto pubblico
Negli ultimi anni, il settore del trasporto pubblico ha affrontato una crescente carenza di conducenti, un problema che ha colpito non solo Milano ma anche molte altre città europee. Secondo le dichiarazioni di Amerigo Del Buono, direttore operativo di Atm, la situazione è diventata critica dopo il 2022, con un aumento della difficoltà nel reperire personale qualificato. Questa crisi ha portato l’azienda a prendere decisioni drastiche, come il subaffidamento di alcune linee di bus, tra cui la linea 46, a Stav, una scelta che ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori e i sindacati.
Le scelte di subaffidamento di Atm
Atm ha scelto di subaffidare la linea 46 (Cantalupa-Famagosta) a Stav per affrontare l’emergenza della carenza di conducenti. Del Buono ha spiegato che questa linea rappresenta solo lo 0,09% della produzione del servizio, impiegando solo due veicoli. Tuttavia, il subaffidamento è visto come una soluzione temporanea, con l’auspicio di riportare la gestione della linea sotto il controllo diretto di Atm entro ottobre 2025. Nonostante ciò, la decisione ha sollevato interrogativi sulla strategia a lungo termine dell’azienda, che dal 2010 ha già subaffidato una parte dei suoi servizi.
Le reazioni dei lavoratori e dei sindacati
I lavoratori di Atm hanno espresso preoccupazione per la situazione attuale. Un dipendente ha lamentato che i turni e i giorni di ferie vengono comunicati solo all’ultimo momento, creando incertezze e disagi. Inoltre, gli stipendi non sono più considerati appetibili come in passato. Luigi Battipaglia, un lavoratore storico di Atm, ha ricordato che nel 1993 il suo stipendio era molto più alto rispetto a quello attuale, evidenziando un problema di attrattività del lavoro nel settore. Anche i sindacati, come i Cobas, hanno criticato la scelta di affidare linee a piccole aziende come Smart Bus, ritenuta poco esperta nel trasporto pubblico locale.
Le prospettive future per Atm e il trasporto pubblico
Atm sta cercando di affrontare la crisi assumendo circa 30 nuovi conducenti al mese, ma la perdita di circa 25 conducenti mensili rende difficile il recupero. L’azienda ha anche investito 500mila euro per attivare scuole guida, permettendo agli aspiranti conducenti di acquisire le necessarie patenti e qualifiche. Del Buono ha affermato che l’obiettivo è di completare la fase di normalizzazione entro la fine del 2025, reinserendo nuove corse e migliorando il servizio. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga e le sfide da affrontare sono molte.