A partire da oggi, 16 febbraio 2023, entrano in vigore le prime restrizioni al traffico che coinvolgeranno Milano e altri comuni.
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Oggi 16 febbraio 2023 prende il via il blocco del traffico a Milano. Infatti nel capoluogo lombardo e in altre zone è stata rilevata per più giorni consecutivi una concentrazione di polveri sottili (pm10) al di sopra dei livelli consentiti. Entrano così in vigore una serie di restrizioni temporanee, al fine di migliorare la qualità dell’aria.
Le misure non prendono in considerazione solo il traffico, ma anche il riscaldamento domestico, le combustioni all’aperto e l’agricoltura.
Blocco del traffico a Milano: il motivo
Le centraline dell’Arpa hanno rilevato l’ennesima concentrazione di particolato fine che supera il limite consentito di 50 microgrammi per metro cubo. In particolare, il valore ha superato i 76 microgrammi per metro cubo. Questo dato, infatti, si aggiunge a una serie di giorni in cui i valori sono aumentati costantemente. Dal 10 febbraio sono costantemente al di sopra della soglia consentita.
Nel corso dell’anno, ci sono stati 11 superamenti del limite, di cui cinque solo nel mese di febbraio. Va inoltre notato che le norme europee consentono lo sforamento del limite solo per un massimo di 35 giorni all’anno.
Blocco del traffico: Milano e non solo
Le restrizioni coinvolgono tutti i comuni con una popolazione superiore a 30.000 abitanti nella zona interessata. Inoltre quelli che hanno aderito volontariamente al protocollo.
Si tratta nello specifico di Milano, Abbiategrasso, Bollate, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Cormano, Corsico, Cernusco sul Naviglio, Legnano, Pioltello, Paderno, Dugnano, Rozzano, San Donato Milanese, Rho, Segrate, Sesto San Giovanni e San Giuliano Milanese.
Tutte le limitazioni
Per quanto riguarda il blocco del traffico, a Milano e nelle aree interessate, si introducono nuove restrizioni per i veicoli diesel fino a Euro 4 nell’ambito urbano. Ad esempio l’obbligo di spegnere i motori in sosta e il divieto di circolazione dalle 8:30 alle 18:30.
Inoltre, si prevedono restrizioni per il riscaldamento domestico. Come il divieto di utilizzare generatori a biomassa legnosa con classificazione inferiore alle due stelle (inclusa) e la riduzione di un grado della temperatura nelle abitazioni.
Per quanto riguarda infine l’agricoltura, si considera il divieto di spandere liquami zootecnici. Infine sarà vietata ogni forma di combustione all’aperto, come fuochi, falò, barbecue e fuochi d’artificio.