Atm è intervenuta in merito al video circolato in rete che mostra i mezzi sovraffollati durante l'emergenza Coronavirus: "Non è attuale".
Nella giornata di giovedì 26 febbraio, in rete ha circolato un video che ritraeva i mezzi Atm pieni a Milano riportando la data del 26 marzo 2020, quindi nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Immediate sono state le polemiche in merito all’impossibilità di mantenere le distanze di sicurezza, ma in serata la società di gestione dei trasporti ha diramato una nota con la quale ha spiegato la situazione.
Coronavirus, mezzi pieni a Milano: la smentita
“Con riferimento al video fatto circolare di un bus affollato riteniamo l’episodio un attacco inutile e puramente strumentale – recita la nota di Atm firmata dal Direttore Generale Arrigo Giana la quale specifica che le immagini non sono attuali -. Atm continua a mettere in campo ogni giorno sulla rete di superficie 195000 corse per una media inferiore a 15000 passeggeri al giorno, con un rapporto di neppure una persona a mezzo“. “Facciamo presente – prosegue il comunicato – che Atm sta fronteggiando una situazione di emergenza senza precedenti e riteniamo inaccettabile quanto successo. Chiediamo maggiore cautela“.
Il servizio Atm
I mezzi pubblici a Milano sono ancora pieni, nonostante i provvedimenti presi per limitare il contagio da Coronavirus. L’azienda milanese ATM ha tagliato le corse da venerdì 13 marzo, ma le conseguenze sono catastrofiche. Molte persone devono ancora recarsi sul posto di lavoro e alcuni per farlo possono utilizzare solo metropolitane e autobus.
Da venerdì 13 marzo l’azienda di trasporti di Milano ATM ha ridotto le proprie corse utilizzando gli stessi orari del sabato. Durante l’ora di punta però il servizio sarebbe stato potenziato. Questa era la soluzione pensata per limitare l’emergenza sanitaria, ma anche per tamponare le perdite economiche. Il risultato però è stato completamente opposto. Già durante le prime ore del mattino del lunedì successivo le metropolitane sono affollate ed è impossibile mantenere il metro di distanza. Questo perché molti lavoratori sono costretti a raggiungere il proprio posto di lavoro.
La conferma si trova sui social su cui appaiono numerose foto a testimoniare quanto detto. C’è chi ha la mascherina e i guanti, che per altro non sono obbligatori. Altri però non indossano né una né l’altra rendendoli pericolosamente esposti al virus qual’ora ci fosse. Risulta impossibile mettere in pratica quelle precauzioni al momento necessarie. Il servizio dei trasporti pubblici non ha subito alcuna limitazione o indicazione da parte del Governo, che cede le decisione a ogni singola Regione. In questo caso la soluzione arriva direttamente dall’azienda, insieme ad altre, come la limitazione artigianale della zona del conducente.