L’Officina del Riso si trova in via Marghera, una delle zone più frequentate di tutta Milano.
Raggiungerlo è facile perché è a pochi passi sia dalla fermata metropolitana di Wagner che da De Angeli. Recarsi in macchina è sconsigliato, a meno che non vogliate lasciare la vostra vettura in uno dei parcheggi custoditi e a pagamento. La specialità – senza neanche bisogno di dirlo – è il riso, soprattutto in due forme: risotti e una rivisitazione dei roll giapponesi. Per chi non gradisse e volesse mangiare anche altro, c’è anche una parte del menu dedicata a ricette diverse dal resto della carta.
Il progetto dell’Officina del Riso è molto giovane. Luca Gruttadauria e Edoardo Maggiori sono entrambi under 30 e mettendo insieme la loro creatività e passione sono riusciti a dare vita a qualcosa di davvero speciale. Curando ogni minimo dettaglio hanno creato un locale moderno, ma allo stesso tempo caldo e accogliente. Lo spazio non è molto e i coperti sono appena una decina, per questo è consigliatissima la prenotazione.
All’ingresso troviamo un bancone e subito dopo un breve corridoio che conduce alla sala. Attraversandolo sulla destra possiamo osservare l’interno della cucina e lo staff a lavoro.
Il protagonista dell’arredamento è sicuramente il legno, faggio massello, che domina ogni angolo. La tavola è essenziale, proprio per valorizzare il materiale del tavolo. L’illuminazione è data da elegantissime e creative lampadine allo stato grezzo, che scendono dal soffitto grazie a una corda.
Come vi abbiamo anticipato uno dei piatti principali di questo locale è il risotto, ovviamente con diversi condimenti e abbinamenti. Per esempio ne troviamo uno alla barbabietola con crema di pecorino e rucola, o un altro con stracciatelle, acciughe e fiori di zucca. Leggermente più classico quello allo zafferano in pistilli con ragù di cervo, oppure con salsiccia e friarielli. Gustosissimo il risotto Meraviglioso con pomodoro, burrata e polvere di pesto, così come quello al lardo con cipolla caramellata e miele.
Per seguire la tendenza della cucina giapponese, sempre più presente nelle nostre giornate, troviamo la sezione dedicata ai gunkan. Ovviamente non sono i sapori che si trovano in un ristorante orientale, perché si tratta di una versione rivisitata. Quindi possiamo trovare quello con la carne salada, tartare di fassona e perlage di tartufo, oppure con melanzane al forno, hummus e melograno. Poi una versione alla Carbonara, quindi con guanciale croccante, crema di pecorino e tuorlo.
Infine troviamo una sezione del menu dedicata a pietanze diverse da quelle principali, come le polpette di faraona con la loro salsa e friggitello. Come antipasto potete richiedere una degustazione di affettati o una tartare di Fassona con perlage di tartufo. Concludono la vasta proposta un coulis di pomodoro San Marzano con burrata e pesto in polvere e un mosaico di melanzane, barbabietola, patate al timo e maionese al wasabi.