Il ristorante Capra e Cavoli riapre con un'idea alternativa per rendere creare ambienti da favola a prova di distanziamento sociale
Le regole di distanziamento sociale, necessarie per il contenimento del Covid-19, hanno creato non pochi problemi per i ristoratori. Se molti locali hanno dovuto chiudere dopo mesi di inattività, quelli rimasti in piedi hanno diminuito la loro capacità a causa della necessità di distanziare i clienti tra loro. soprattutto, sembra essere venuta meno quell’atmosfera di condivisione che tanto anima l’atmosfera di Milano. Capra e Cavoli, un ristorante specializzato in cucina vegetariana e vegana, ha trovato una soluzione: non fredde scatole di plexiglas, ma accoglienti divisori in legno. Così in via Pastrengo è sorto un piccolo villaggio, dotato di tante piccole casette a tema: possiamo infatti trovare la casetta romantica, quella etnica, quella giardino e la casetta cucina. Sembra quasi un luogo delle favole, ma lo si può trovare in zona Isola a Milano.
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Capra e Cavoli: i divisori in legno
Barbara Clementina Ferrario, la proprietaria, che già una settimana prima del lockdown aveva deciso di chiudere il locale, non si è persa d’animo. Sebbene i coperti siano passati da 70 a 35 non ha voluto alzare i prezzi del menu. Anzi, in pochissimo tempo ha riorganizzato ogni spazio in modo da non perdere nulla dell’atmosfera da sogno che già caratterizzava il suo ristorante. I divisori in legno creano delle casette, ognuna diversa dalle altre. Affacciate su una piazzetta centrale del ristorante, permettono di vedere gli altri clienti, pur mantenendo le distanze. In questo modo non viene abbandonata la socialità e lo spirito di convivialità, proprio come in un piccolo villaggio: “Un bovindo di vecchie finestre, un salto nel blu majorelle di Marrakesh con le luci del tramonto. Non la solita cena, ma un’esperienza unica”, afferma con orgoglio Barbara. La voglia di ripartire è grande, e per la prima settimana di apertura è già quasi tutto esaurito.