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Biglietti del treno e abbonamenti più cari: aumenti del 4% dal 1° settembre

La giunta lombarda ha stabilito l’adeguamento delle tariffe per il trasporto pubblico regionale e locale per quest’anno e per il 2023

Inflazione, biglietti del treno e abbonamenti sempre più cari: cosa cambia da settembre?

Dal primo settembre i pendolari dovranno spendere di più per viaggiare: cosa sta succedendo?

Biglietti del treno e abbonamenti più cari: l’adeguamento delle tariffe legato all’inflazione

La giunta lombarda ha stabilito l’adeguamento delle tariffe per il trasporto pubblico regionale e locale per quest’anno e per il 2023.

Il servizio ferroviario subirà un incremento del 3,82%, mentre le tessere “Io viaggio ovunque in Lombardia”, “Io viaggio ovunque in provincia” e il trasporto su gomma dell’1,91%. Vietato chiamarlo aumento: si tratta di adeguamento delle tariffe legato all’inflazione“.

Biglietti del treno e abbonamenti più cari: le società l’avevano preventivato

Il prezzo delle corse dei servizi urbani e interurbani, invece, verrà stabilito dalle varie Agenzie per il trasporto pubblico locale e dall’Autorità di bacino dei laghi di Iseo, Endine e Moro.

Al convegno “Il trasporto ferroviario regionale – Proposte per una vera evoluzione del trasporto pubblico”, organizzato il 29 giugno scorso, le società di trasporto avevano già messo in preventivo un rincaro maggiore.

Biglietti del treno e abbonamenti più cari: le società più virtuose soffrono di più

Antonio Nessi, direttore lombardo dell’associazione di categoria Asstra, aveva preventivato un incremento di oltre il 7%. Inoltre, aveva ricordato il blocco dell’adeguamento negli ultimi due anni, a causa dell’emergenza Covid.

I gestori avevano ribadito la loro preoccupazione per l’aumento dei costi legato alla guerra e per il ritorno solo parziale di passeggeri su treni, tram e bus. Attualmente, le società più “virtuose” soffrono di più, in quanto trasportano solo il 75% dei viaggiatori rispetto al 2019.

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