Arianna Censi, assessore alla Mobilità del Comune di Milano, chiarisce come verrà scelto il percorso della nuova linea metropolitana
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Il percorso della metro M6 verrà scelto insieme ai cittadini. L’assessore Censi, a margine del suo intervento a Direzione Nord, ha annunciato: “La prossima settimana è previsto un incontro con i presidenti di Municipio che saranno attraversati dalla linea 6 e dopo con i sindaci della città metropolitana per decidere”.
Fermate metro M6: i finanziamenti
Secondo Censi la città di Milano non è in grado di affrontare l’ennesimo intervento di penetrazione dentro il cuore della città: quel che è certo, però, è che la linea 6 dovrà essere collegata alla linea 1, 2 e 3.
L’obiettivo dovrebbe essere raggiunto nel giro di un anno, massimo un anno e mezzo. Successivamente bisognerà trovare i finanziamenti. “Se riusciamo a progettare un’opera che tenga anche conto dei costi di realizzazione oltre che di gestione, credo che potremo fare un’opera che non arriverà prima delle Olimpiadi“ conclude l’assessore.
Nella giornata di mercoledì 30 marzo il ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili ha assegnato alla città metropolitana 732,2 milioni di euro per i prolungamenti delle metro M1, M2, M3 e 4,5 milioni di euro per lo studio di fattibilità della M6.
Metro M6: le possibili fermate
Tra i possibili capolinea emerge, a sud est, il quartiere Ponte Lambro, mentre per la parte nord del capoluogo lombardo le proposte interessano Quarto Oggiaro o Baggio. Quest’ultima soluzione, considerata low cost, sfrutterebbe una galleria già esistente, circa 7 chilometri e 7 fermate: Wagner, De Angeli, Gambara, Bande Nere, Primaticcio, Inganni, Bisceglie.
La linea rosa dovrebbe offrire a Milano 37 ‘nuove’ fermate: partendo da Quarto Oggiaro fino a Ponte Lambro, incrocerebbe la M1 a Pagano, la M2 a Porta Genova e la M3 a Porta Romana. Tra le ipotesi spunta anche un incrocio con la M5 a Domodossola e con la M3 a Missori o a Rogoredo.
Fermate metro M6: stop allo smog
Grazie ai fondi per lo studio di fattibilità sarà possibile stabilire con certezza un percorso metropolitano in grado di soddisfare al meglio le esigenze della città, al fine di trovare misure alternative e sostenibili alla mobilità dei cittadini. La galleria dovrebbe seguire l’asse viale Certosa, Sempione, a nord ovest e a sud Tibaldi – Ripamonti.
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