Expo pieno di spine per la città di Milano.
La scelta di trasformare Fiumicino nell’hub internazionale della compagnia di bandiera, non è piaciuta, sopratutto in vista dell’expo.
Luigi Vimercati, senatore del Pd attacca: «Cai, la nuova Alitalia, opera cento voli settimanali dall´Italia all´aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, 60 da Roma e 40 da Milano. Per Londra ce ne sono solo 30. Le trattative per la liberalizzazione delle rotte e l´ingresso di nuove compagnie a Malpensa sono a un punto morto. Ormai è chiaro che la Cai è una compagnia vassalla di Air France, che porta passeggeri nel suo hub».
La decisione della Cai scatena il centrosinistra (il Pd ha manifestato davanti a Palazzo Marino) ma irrita anche la business community e parte del centrodestra, come l´ex sindaco Gabriele Albertini: «Se Alitalia non sceglie il mercato, lo lasci scegliere a noi».
Della stessa opinione Penati, il candidato alla presidenza della Provincia, che afferma contro il sindaco di Milano, Letizia Moratti: «Dice che nulla è cambiato ma è cambiato moltissimo. A Malpensa hanno già chiuso i negozi. Il governo ha tradito il Nord».
Gli altri due candidati presidenti di opposizione parlano di «ipocrisie e false promesse del governo» (Enrico Marcora, Udc) e di «grande fallimento e spreco di denaro pubblico» (Massimo Gatti della Sinistra di Prc e Pdci).
La Moratti risponde così alle critiche: «Malpensa sta crescendo ugualmente, in aprile abbiamo un 7,9% in più di passeggeri su aprile 2008. Il mercato alla fine premia. Sono soddisfatta di cogliere i risultati positivi di una politica che, come azionista di maggioranza di Sea, abbiamo portato avanti in questi anni, seppure difficili».
Insomma il monopolio Cai-Alitalia sulla lucrosa tratta Milano-Roma, non piace a nessuno, compresa alla concorrenza.
Easy Jet in una nota afferma: «pronti a espanderci a Linate e Fiumicino. Anche a Malpensa abbiamo investito 600 milioni, facendone la base di 15 aerei».
E’ un fatto che comunque la cosiddetta «dehubbizzazione» di Malpensa danneggia le piccole e medie imprese, chiarisce Paolo Galassi, presidente di Confapi: «Non ci interessa il vettore, per girare il mondo in cerca di nuovi mercati e battere la crisi ci serve poter volare da Malpensa».