Durante Inter-Roma sono state registrate nuove vibrazioni. Nuovo stadio, Inter e Milan sempre più vicine al Piano B
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Lo scorso sabato 23 aprile, in occasione di Inter-Roma, sugli spalti dello stadio Meazza c’erano quasi 75mila spettatori: avvertite nuove vibrazioni anomale. Il fenomeno, già registrato nel 2019, aveva provocato la chiusura precauzionale di alcuni settori delle due curve del terzo anello.
Vibrazioni San Siro: Prefettura e Questura non dispongono chiusure
La conferma è arrivata dal settore Sport del Comune di Milano, il quale ha spiegato che la Commissione provinciale di vigilanza, nelle prossime settimane, continuerà a monitorare il fenomeno.
Prefettura e Questura fanno sapere che, attualmente, non sono previste chiusure di settori dello stadio. Qualora il fenomeno delle vibrazioni dovesse peggiorare in occasione delle prossime partite, si potrebbe arrivare ad ulteriori limitazioni dell’accesso in alcune aree dello stadio.
Nuovo stadio San Siro: l’urgenza
In merito al nuovo stadio fuori da Milano, il presidente del Milan Paolo Scaroniritiene l’ipotesi “sempre più realistica“. Durante l’intervento all’evento del Foglio a San Siro, il presidente sottolinea che il Real Madrid incassa 145 milioni di euro dallo stadio ogni anno, mentre il Milan solo 34: “Come possono i tifosi pensare che noi possiamo competere con squadre che incassano cinque volte di più?“. Inutile dire che il nuovo stadio sta diventando un’urgenza assoluta.
Nuovo stadio, Scaroni: “Partiamo. Che sia a San Siro o altrove”
Il numero uno del club rossonero non esclude che la costruzione del nuovo impianto possa avvenire in un’altra zona dell’hinterland milanese, in quanto non si tratta di andare a 50km di distanza da Milano. Ed evidenzia: “Il comune deve volere fortemente questo progetto e lo deve volere in tempi rapidi. Noi partiamo. Che sia a San Siro o altrove”.
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