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La statua di Indro Montanelli ai Giardini di via Palestro è di nuovo nel mirino: a distanza di un anno, i muretti che circondano la scultura di Vito Tongiani sono stati imbrattati con la scritta: “Studenti tsunami”.
La scritta, realizzata con lo spray nero, non è l’unico danno arrecato al monumento: un altro lato riporta un segno verticale verde fluorescente. È stato il presidente dell’associazione “Agiamo” Enrico Pluda ad accorgersene: “La statua di Montanelli è la più bersagliata di Milano, un monumento che ogni anno, poco prima o poco dopo l’8 marzo viene colpito”. Grazie all’intervento di ripulitura dell’azienda Ars Restauri, i segni sono stati rimossi già in mattinata.
Inoltre, Pluda ha segnalato che, presso i Giardini Montanelli, scritte e graffiti sono sparsi un po’ dappertutto: bacheche, mappe, cartelli segnaletici, cestini, panchine e perfino tronchi e rami di platani secolari. “Gli scarabocchi vandalici tra simboli, disegni e scritte spray sono un continuo all’ordine del giorno nei giardini e tutto intorno”. L’associazione torna a chiedere l’installazione di telecamere di sorveglianza intorno alla statua.
I vandali rischieranno fino a 10 mila euro di multa e tre anni di reclusione.
Nel 2022 è tornato in vigore il fenomeno del graffitismo vandalico su qualsiasi superficie della città. Dall’inizio dell’anno, molti cittadini hanno segnalato la comparsa di scritte e disegni eseguiti con le bombolette. I ‘writer selvaggi’ colpiscono le gallerie delle metropolitane, le serrande di negozi e edicole, i muri e le facciate di scuole e palazzi storici.
Fabiola Minoletti, vicepresidente del coordinamento dei comitati milanesi, afferma: “Non passa settimana che i gruppi di cittadini antigraffiti non siano costretti a scendere con rulli e pennelli a pulire i nuovi imbrattamenti, cosa che non accadeva da anni”.
Tutte le settimane, la firma di “Ranek“ colpisce da Porta Romana a corso Buenos Aires, mentre “Greg“ si occupa dei muri della casa natale del Manzoni e della facciata del liceo scientifico Leonardo Da Vinci.
Apposte firme anche sulla facciata della scuola primaria Thouar Gonzaga di via Brunacci e dell’Istituto Tecnico Pasolini, all’Ortica.
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