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Ritardo nei lavori all’asilo Santa Croce: i bambini non rientreranno prima di maggio

Dal primo febbraio circa 100 bambini sono stati spostati in due scuole della zona

Asilo Santa Croce, ritardi nei lavori: i bambini torneranno a maggio

La scuola dell’infanzia di via Santa Croce, chiusa lo scorso 31 gennaio per “rischio di cedimento del soffitto”, non riaprirà a inizio aprile. Lo rende noto la dirigente: probabilmente, il rientro avverrà a fine maggio, ma il cronoprogramma non è ancora stato definito.

Asilo Santa Croce: il trasferimento negli altri istituti

A partire dal 1° febbraio, circa 100 bambini sono stati spostati in due scuole della zona: alcuni frequentano la scuola di via Crivelli, altri la scuola di via D’Annunzio. Nonostante entrambi gli istituti siano molto vicini alla precedente scuola di via Santa Croce, i trasferimenti gravano sull’organizzazione delle famiglie.

Asilo Santa Croce: i genitori esigono chiarezza

I genitori pretendono chiarezza sulle tempistiche effettive dei lavori e del rientro nella loro scuola. Una referente della sezione spostata in via Crivelli fa presente di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, e sottolinea l’impossibilità di realizzare le attività primaverili -pensate dalle educatrici per l’ampio cortile di via Santa Croce- a causa degli spazi insufficienti.

Asilo Santa Croce: la nota di Palazzo Marino

Palazzo Marino chiarisce che i lavori sono ancora in corso: “Siamo intervenuti sull’atrio e nello spazio adiacente, essendo necessarie verifiche antisfondellamento. Dagli approfondimenti è emersa la necessità di intervenire anche sui soffitti. Nel frattempo, la perizia strutturale realizzata da Mm ha rilevato la necessità di un rinforzo strutturale dei travetti dei solai”. Pertanto, è stato necessario rimodulare gli interventi e i tempi. Il Comune afferma che entro maggio -salvo imprevisti- i lavori termineranno e i bambini potranno tornare nella scuola. Attualmente, non è contemplata la possibilità di usufruire di un servizio di navetta da via Santa Croce alle due scuole di destinazione, sebbene alcuni genitori avrebbero potuto trarne beneficio nell’organizzazione familiare.

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