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Sciopero dei trasporti 23 giugno 2022: treni a rischio a Milano

I ferrovieri potranno incrociare le braccia dalle 10 alle 12. Tutti i dettagli

Sciopero giovedì 23 giugno: gli orari dei treni e le motivazioni

Nella giornata di giovedì 23 giugno a Milano e in Lombardia è stato indetto uno sciopero dei dipendenti Trenord in seguito alla grave aggressione subita da un capotreno nella serata di martedì 21 giugno nella stazione di Belgioioso.

Sciopero trasporti 23 giugno: gli orari

Sono state le segreterie sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, Orsa. Ferrovie, Slm Fast Confsal, Ugl Ferrovieri e Faisa Cisal a proclamare l’agitazione. L’azienda ha reso noto che lo sciopero “interesserà capitreno, macchinisti e personale di assistenza Trenord” e durerà dalle 10 alle 12. Inoltre, la società ha evidenziato che la protesta potrà “causare ripercussioni – limitazioni, cancellazioni e ritardi – sulla circolazione dei treni regionali, suburbani e del collegamento aeroportuale Malpensa Express fino al completo ripristino della circolazione ferroviaria, che avverrà a partire dalle ore 12”. Trenord ha concluso: “Viaggeranno i treni con orario di partenza dalla stazione di origine corsa prima delle ore 10 e arrivo a destinazione finale entro le ore 11“.

Sciopero trasporti 23 giugno: l’aggressione al capotreno

Durante l’aggressione, avvenuta martedì pomeriggio, il capotreno è stato selvaggiamente aggredito da 4 persone, armate di catena, non appena si sono aperte le porte. I sindacati hanno ribadito: “Questo gravissimo atto si aggiunge ad altri tre gravi episodi di aggressione successivi, in ordine temporale, ai noti fatti di Peschiera del Garda”, quando quattro ragazze sono state molestate e violentate su un convoglio di rientro a Milano da una trentina di persone.

Sciopero trasporti 23 giugno: la denuncia dei sindacati

Le organizzazioni sindacali esprimono solidarietà e vicinanza ai lavoratori vittime di questi ennesimi drammatici episodi che testimoniano un ‘trend’ di rapida crescita costante. Da tempo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, Orsa Ferrovie, Slm Fast Confsal, Ugl Ferrovieri, Faisa Cisal stigmatizzano tali atti criminali e ingiustificabili e avevano riavviato il confronto con le aziende, tramite la mediazione del Prefetto di Milano, per affrontare e risolvere le criticità legate alla sicurezza del personale, problema la cui soluzione non può più essere procrastinata”. I sindacati hanno denunciato: “Tale percorso non ha però più avuto una sua evoluzione mentre l’escalation degli atti criminali ai danni di lavoratori ed utenza ha superato ogni limite”.

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