Il comitato San Siro diffida il Comune per i dubbi sulla proprietà del Milan.
Il comitato San Siro ha inviato la diffida a sospendere il procedimento di pubblica utilità a causa dei dubbi, sollevati dal programma Report, sulla reale proprietà del Milan.
L’indagine giornalistica ha fatto emergere i nomi dei presunti reali controllori del Milan: si tratta di Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, che siedono anche nel Cda del club.
I dubbi sulla proprietà del Milano hanno portato il comitato San Siro a diffidare il comune di Milano attraverso il legale Veronica Dini riguardo al “procedimento di pubblica utilità”.
San Siro e i dubbi sulla proprietà del Milan
Nei procedimenti di pubblica utilità, è obbligatorio in fase d’appalto che il Comune conosca da chi sono effettivamente controllate le società con cui interagisce.
La puntata di Report di lunedì ha sollevato pesanti dubbi sulla reale proprietà del Milan, motivo per cui è stata inviata la diffida al Comune di Milano. In una nota del coordinamento si legge: “Si ritiene che sussistano ragioni tali da imporre la sospensione della procedura in atto e l’avvio di specifiche e puntuali verifiche in ordine alla titolarità effettiva delle società con cui il Comune interloquisce e tratta”
I vertici del club rossonero restano però fiduciosi sull’iter del nuovo stadio. “Credo che il primo mattone lo metteremo l’anno proossimo”, ha commentato l’amministratore delegato del Milan Paolo Scaroni: “Quando la giunta approverà il progetto, passeremo a una progettazione di dettaglio. Investiremo solo in questo 50 milioni e, da metà dell’anno prossimo, daremo inizio ai lavori. Questo è il disegno che abbiamo in testa”