Il bando per il prolungamento della M1 da Bisceglie a Baggio solleva interrogativi e speranze.
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Un progetto atteso da tempo
Il prolungamento della linea M1 della metropolitana di Milano, che si estenderà da Bisceglie verso Baggio e il quartiere degli Olmi, rappresenta un intervento cruciale per migliorare la mobilità in una zona densamente popolata. Tuttavia, il recente bando pubblicato da MM ha sollevato diverse preoccupazioni tra i rappresentanti locali, in particolare per la mancanza di chiarezza su alcuni aspetti fondamentali del progetto.
Le incognite del bando
Marco Bestetti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha espresso il suo disappunto riguardo alle incertezze lasciate aperte dal bando. In particolare, la decisione di stralciare la realizzazione del deposito dei treni ha destato allarme. Questo deposito, fondamentale per la gestione dei convogli, è ora considerato solo un’opzione, subordinata alla disponibilità di 50 milioni di euro. Attualmente, più di 20 treni sono costretti a rimanere parcheggiati in galleria a causa della mancanza di spazio nelle rimesse, una situazione insostenibile che potrebbe aggravarsi ulteriormente con l’aumento del servizio.
Un progetto complesso e interconnesso
Il bando non si limita al solo prolungamento verso Baggio, ma include anche la possibilità di affidare al vincitore della gara la realizzazione di un altro prolungamento, da Sesto San Giovanni a Monza-Bettola. Questo progetto, già in difficoltà a causa di extracosti e ricorsi legali, potrebbe influenzare negativamente i lavori verso Baggio. Bestetti ha sottolineato come queste complicazioni rendano il percorso verso la realizzazione del progetto un vero e proprio “percorso a ostacoli”.
Tempistiche e aspettative
Secondo le dichiarazioni del Comune di Milano, i lavori per il prolungamento della M1 dovrebbero iniziare nel 2025, a condizione che non ci siano ulteriori ritardi. La precedente gara, chiusa a luglio, non ha visto alcuna offerta valida, il che ha portato a un aumento dell’importo di gara, ora fissato a poco più di 485 milioni di euro. Questo nuovo progetto prevede l’aggiunta di 3,3 km di linea e nuove fermate, tra cui Parri-Valsesia, Baggio e Olmi, tutte progettate per migliorare l’accessibilità e il comfort dei passeggeri.
Un futuro verde e sostenibile
Le nuove fermate non saranno solo punti di transito, ma veri e propri spazi pubblici. La stazione Parri, ad esempio, sarà circondata da alberi e piante, con ingressi progettati per accogliere un alto numero di viaggiatori. Anche la fermata di Baggio avrà un’attenzione particolare per l’ambiente, con spazi verdi integrati nel progetto. La fermata Olmi, che fungerà da capolinea, sarà dotata di un parco con aree giochi, percorsi ciclopedonali e un centro sportivo rinnovato, offrendo così un importante servizio alla comunità.