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Protesta degli iraniani a Milano: “La pena capitale per diffondere paura”

Milano: Manifestazione contro la pena di morte in Iran e la repressione dei diritti umani. Prigionieri politici e di coscienza in sciopero della fame

A Milano si è svolta una mobilitazione da parte della “Rete globale per la liberazione dei prigionieri politici in Iran”, coincidente con la Giornata mondiale e europea contro la pena di morte. Questa mattina, e anche nel pomeriggio di giovedì, la comunità iraniana ha organizzato un sit-in in corso Magenta, di fronte alla sede della Rappresentanza della Commissione e del Parlamento europeo in Italia. L’obiettivo era quello di denunciare la repressione in corso nel paese, caratterizzata da arresti arbitrari, processi ingiusti, condanne senza fondamento, torture e gravi violazioni dei diritti umani, comprese ingiustizie etniche, linguistiche e religiose, nonché discriminazioni nei confronti della comunità LGBT e delle donne.

In aggiunta, l’8 ottobre ha segnato il 37esimo martedì di sciopero della fame da parte di detenuti in 22 prigioni iraniane, in segno di protesta contro le esecuzioni capitali in corso. I manifestanti evidenziano che “i prigionieri politici e di coscienza rappresentano le voci più significative della società civile iraniana contro la tirannia teocratica”.

Il governo islamico sfrutta la pena di morte come principale mezzo per instillare la paura e sopprimere qualsiasi forma di dissenso. A tal proposito, i partecipanti alla manifestazione hanno messo in rilievo “l’importanza e il valore” del sostegno dei detenuti cosiddetti “comuni” nella lotta pacifica dei prigionieri politici e di coscienza in Iran.

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