Il sindaco di Milano ha denunciato con un video sui social l'escalation di minacce che si è sviluppata su Telegram.
Argomenti trattati
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nelle scorse ore di mercoledì 27 ottobre, ha pubblicato sulle sue pagine social un video: scopriamo di cosa si tratta.
Beppe Sala, minacce su Telegram: “Telegram si è scatenato”
Sala ha raccontato: “Da alcune ore su Telegram si è scatenato il mondo dei no Green pass, ci sono i miei numeri di telefono, la mia email, si parla di decapitazione“.
A quanto pare le sue parole sulla gestione delle manifestazioni dei No Green Pass sono state travisate dai giornali, e questo ha scaturito le minacce sui social.
Beppe Sala, minacce su Telegram: la partecipazione al programma televisivo
Inoltre, il primo cittadino ha dichiarato di aver partecipato nei giorni precedenti alla trasmissione ‘L’Aria che tira’ su La7. Le ormai abitudinarie manifestazioni no green pass del sabato sono state oggetto dell’intervista, e Sala ha risposto “La polizia potrebbe fare solo una cosa, caricarli, cosa che ovviamente io capisco, il prefetto non intende fare. Andando avanti poi dico che servirebbero più uomini e donne della polizia sul campo per contenerli posto che l’opzione carica non esiste“.
Beppe Sala, minacce su Telegram: le conseguenze
Il giorno successivo all’intervista “guardate cosa titolano due quotidiani. La Verità, ‘Sala, la Polizia carichi i no Green pass’, Il Giornale ‘Sala, giusto caricare i cortei no Green pass’.” aggiunge il sindaco. E conclude “Prima di tutto querelerò i due giornali, poi cercherò di stare tranquillo. Ma voglio dire a tutti che in questo momento non si scherza con il fuoco“.
LEGGI ANCHE: Milano ostaggio dei no green pass, Sala: “È frustrante. Sono incontrollabili”