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L’Art Brut: un viaggio nell’autenticità artistica al Mudec di Milano

Un'esplorazione dell'Art Brut attraverso opere di artisti outsider e la visione di Jean Dubuffet.

Esposizione di Art Brut al Mudec di Milano
Scopri l'Art Brut: un'esperienza unica al Mudec di Milano.

Un’introduzione all’Art Brut

L’Art Brut, o arte grezza, è una corrente artistica che si distacca dalle convenzioni tradizionali, dando voce a chi vive ai margini della società. La mostra attualmente in corso al Mudec di Milano, dedicata a Jean Dubuffet e all’Art Brut, offre un’opportunità unica per esplorare questo movimento attraverso opere che spaziano dall’olio su tela al disegno, fino alla scultura realizzata con materiali di recupero. Curata da Sarah Lombardi e Anic Zanzi, l’esposizione presenta lavori di artisti italiani e internazionali che hanno contribuito a questa forma d’arte, caratterizzata da una forte autenticità e da un’espressione libera e non convenzionale.

Jean Dubuffet e la nascita dell’Art Brut

Nel 1945, l’artista francese Jean Dubuffet coniò il termine “Art Brut” per descrivere opere create da artisti autodidatti, lontani dalle influenze accademiche e dalle norme artistiche tradizionali. Dubuffet considerava queste opere come espressioni pure e autentiche, in netto contrasto con l’arte culturale. Gli artisti che abbracciano l’Art Brut spesso provengono da contesti difficili e utilizzano l’arte come mezzo di espressione e guarigione. La mostra al Mudec mette in evidenza come questi artisti, attraverso le loro opere, riescano a comunicare emozioni profonde e vissuti complessi, creando un legame intimo con il pubblico.

Opere e artisti in mostra

Il percorso espositivo si apre con le opere di Dubuffet, tra cui spicca “La Vie Pastorale II” (1964), che rappresenta una sintesi della sua poetica. La mostra include anche una selezione di lavori di artisti che hanno fatto parte del movimento, raccolti da Dubuffet stesso tra il 1945 e il 1976. Tra gli artisti presenti, troviamo Aloïse Corbaz, che ha creato opere all’interno di un ospedale psichiatrico, e Gaston Dufur, il cui lavoro è diventato simbolo della mostra. Al termine del percorso, il visitatore può ammirare opere che esplorano temi come le credenze e il corpo, realizzate da autori provenienti da tutto il mondo, offrendo una panoramica completa sull’evoluzione dell’Art Brut fino ai giorni nostri.

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