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Per arricchire il catalogo digitale, il Teatro alla Scala ha installato da mesi ben nove telecamere al fine di registrare gli spettacoli messi in scena.
Il pubblico, infatti, potrà abbonarsi per vedere in tv o al pc gli spettacoli da casa in diretta oppure ‘on demand’.
La tariffa varierà tra i 5 e i 10 euro a seconda dell’esibizione -opera, concerto, balletto- e del formato -standard, 4k, hd, full hd-. Le scuole e le associazioni culturali avranno diritto a pacchetti gratuiti con contenuti speciali relativi allo spettacolo, interviste e cenni storici relativi al teatro lirico.
Inoltre, sarà disponibile una nuova biglietteria elettronica per eliminare progressivamente la carta, mentre la nuova organizzazione interna del personale eliminerà la direzione generale.
Negli scorsi mesi il teatro è ricorso a ‘service’ esterni per riprendere gli spettacoli, in attesa di creare una struttura interna con un locale regia. Lo scorso anno, durante il lockdown, alcuni studenti del corso di laurea magistrale in Cinema, Televisione e New Media dello Iulm avevano collaborato con la Scala per le riprese di quattro concerti da camera. Nei prossimi mesi le riprese continuerà a farle la Rai, che da anni trasmette su Raiuno la serata inaugurale della stagione.
Avviate le trattative con i sindacati sul progetto streaming: richiesto un riconoscimento economico per i ‘portatori di diritto’ -orchestra, coro e corpo di ballo- e per tutte le maestranze. Successivamente, una volta terminata l’estate, si parlerà della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro.
Il ministero della Cultura ha certificato la nuova pianta organica dei lavoratori del teatro composta in totale da 904 persone, tra cui 356 dipendenti dell’area artistica, 400 lavoratori dell’area tecnica e 141 dipendenti dell’area amministrativa.
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