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ATM, controllori in borghese per combattere l'evasione tariffaria

Se parliamo di passeggeri senza biglietto che sperano di farla franca e di inflessibili controllori pronti a tutto pur di salvaguardare i bilanci dell'Azienda Trasporti Milanesi, è quasi impossibile non citare quel famoso skecth di Aldo, Giovanni e Giacomo, in cui l'improbabile extracomunitario Ajeje Brazorf se ne inventava di ogni pur di non pagare la multa. Ma la realtà questa volta ha superato la fantasia del raconto teatrale, poichè a Milano il pubblico ufficiale in divisa oggi è affiancato dal controllore in borghese, lo 007 del tram, che armato di libretto per contravvenzioni  se ne va a caccia di furbetti ed evasori tariffari, su tram, bus e filobus.(fonte immagine)

Controllore in divisa da una parte, controllore in borghese dall'altra. Quando le porte  si chiudono il furbetto non ha  scampo. Localizzazione, accerchiamento, notifica dell'infrazione. Strategia infallibile, da sviluppare come segue: salire qualche fermata prima, individuare il furbetto, o almeno il sospetto, e infine multarlo di persona. Se l'evasore tenta di svignarsela, basterà indicarlo ai colleghi che verificheranno, e ripeteranno la sequenza.

Attenzione! Lo 007 opera anche da solo, percui non pensate di esservela cavata  se non avrete incrociato sul vostro bus il controllore in divisa. Al controllore in borghese basterà esibire il distintivo per farvi la salatissima multa da 100 euro (che diventeranno però 33 se salderete il conto entro 60 giorni).

Atm conferma quindi l'intenzione a combattere l'evasione tariffaria dopo aver aumentato di un terzo i controllori, da 120 dell'anno scorso ai 180 di quest'anno. Per i controllori in borghese invece non è previsto un numero fisso; essi potranno essere impiegati a discrezione dell'azienda. I primi risultati iniziano a farsi vedere. Oggi Atm arriva a notificare fino a mille infrazioni al giorno, circa il triplo rispetto ad otto anni fa

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