La cartolibreria la Fenice, in corso Genova a Milano, è costretta a chiudere dopo 47 anni di attività.
La cartolibreria La Fenice, situata in corso Genova a Milano, è costretta a chiudere dopo ben 47 anni di attività. Lo ha raccontato Barbara Brugnoli, la titolare, al Corriere.
Chiude la cartolibreria La Fenice di Milano: “Penalizzati da ecommerce e Area C”
Barbara Brugnoli, 72 anni, titolare della cartolibreria La Fenice, in corso Genova 20, ha deciso di chiudere il suo negozio, dopo 47 anni di attività. E così si chiude una serranda che apriva ogni giorno da oltre 70 anni, facendo compagnia ai milanesi. “L’attività commerciale, infatti, è nata nel 1952 insieme con il grattacielo, io l’ho poi rilevata ormai quasi mezzo secolo fa. Anche i muri sono di proprietà: d’accordo con i miei familiari, vendiamo. Continuare è diventato troppo complicato” ha spiegato Brugnoli, spiegando che la causa è dell’ecommerce che ha danneggiato diversi negozi, e anche dell’Area C.
“Io ho una certa età e devo muovermi in macchina, per me è un mezzo importante, anche perché ogni giorno mi capita di trasportare della merce. Dal momento che abito fuori dal centro storico e che adesso il ticket per entrare in area C costa 7,50 euro, ho fatto il conto che ogni anno dovrei dare al Comune almeno 1.500 euro. A questo si aggiungono i costi del parcheggio” ha aggiunto, sottolineando che si tratta di un punto negativo anche per i clienti che arrivano da fuori.
Chiude la cartolibreria La Fenice di Milano: “I clienti ci hanno mostrato molto affetto”
“Abbiamo sempre lavorato molto con chi abita in zona, infatti: da questo punto di vista il negozio non è solo un’attività commerciale, ma anche un riferimento per il quartiere, un posto dove s’instaurano rapporti umani e a volte anche di amicizia con il cliente, cosa che online non potrà mai accadere. C’erano alcune persone che passavano qui da noi anche due o tre volte a settimana, altre che magari sono sole e venivano per scambiare due chiacchiere” ha raccontato la titolare della cartolibreria.
Barbara Brugnoli ha spiegato che si conclude un periodo molto bello e che le dispiace per i suoi clienti. “Ci sono stati vicini e ci hanno mostrato molto affetto” ha spiegato. La donna ha voluto salutare i clienti con un cartello appeso alla vetrina in cui ha scritto la frase “è stato bello aver fatto parte della vostra vita, grazie“, che richiama il film C’è posta per te con Meg Ryan. “Una storia che mi aveva molto toccato perché parla di una piccola libreria indipendente costretta a chiudere perché vicino ne apriva una mega” ha sottolineato Brugnoli.