Il Covid non mette in crisi solo il sistema sanitario di Milano ma anche l'economia. Tanti i settori già in crisi che temono di non poter sopravvivere
A Milano i contagi da Covid spaventano, ma spaventa anche la crisi economica che sta innescando il virus e le conseguenti chiusure. Secondo Confcommercio Lombardia in 60mila potrebbero chiudere. Coldiretti invece avverte sulla crisi del settore agroalimentare conseguente alla chiusura di 55mila strutture dedicate alla ristorazione. Ma ci sono anche settori quasi del tutto fermi da marzo, i cui dati preoccupano ancora di più.
Milano: si teme la crisi a causa del Covid
Il covid a Milano non manda in crisi solo il sistema sanitario, ma anche e soprattutto quello economico. Tanto da parlare di “disastro economico” a detta della Confcommercio Lombardia, che teme la chiusura di circa 60mila imprese di commercio al dettaglio e oltre 55mila strutture che rientrano nel settore della ristorazione, dell’alloggio e dei servizi. Un dato confermato anche da Coldiretti, preoccupata per la conseguenza che questa crisi comporterà sul settore agroalimetare, che solo dalla chiusura determinata dall’ultimo DPCM, risentirà una perdita di 250 milioni di euro. Il blocco degli spostamenti inoltre ha inciso in maniera davvero importante sulla Sea, l’azienda che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate e con circa 30mila dipendenti, che ha registrato un calo del traffico dell’85%, con conseguenze negative non solo per l’azienda, ma anche per i tassisti. E se Paolo Peroli, del Comitato Esercenti, dichiara: “Meglio chiusi che aperti male”, dall’altro c’è chi teme che gli aiuti del Governo, in questa seconda ondata, possano essere insufficienti. Dati importanti e che preoccupano non solo Milano, ma anche l’economia italiana, se si pensa che la Lombardia incide del 22% sul Pil nazionale.