Un nuovo sciopero dei trasporti per chiedere maggiore sicurezza dopo l'accoltellamento di un capotreno.
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Un episodio di violenza inaccettabile
Il mondo dei trasporti è nuovamente scosso da un episodio di violenza che ha portato i sindacati a proclamare uno sciopero nazionale. L’accoltellamento di un capotreno, avvenuto nella stazione di Rivarolo, ha acceso i riflettori sulla sicurezza dei lavoratori ferroviari. Questo grave incidente, che ha visto un uomo di 40 anni ferito e trasportato in codice rosso all’ospedale, ha sollevato preoccupazioni non solo per la salute del lavoratore, ma anche per la sicurezza di tutti coloro che operano nel settore.
Le ragioni dello sciopero
In risposta a questo tragico evento, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti hanno indetto uno sciopero di otto ore per martedì 5 novembre. L’agitazione, che inizierà alle 9 e terminerà alle 17, coinvolgerà il personale di diverse compagnie ferroviarie, tra cui Trenitalia e Italo Ntv. I sindacati chiedono misure concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori, sottolineando che le aggressioni al personale di front-line sono aumentate in modo allarmante negli ultimi mesi.
La richiesta di interventi urgenti
In una nota ufficiale, i sindacati hanno espresso la loro preoccupazione per la mancanza di interventi da parte delle autorità competenti. Nonostante le numerose denunce e richieste di maggiore sicurezza, non si sono registrati miglioramenti significativi. La nota evidenzia che l’episodio di Rivarolo è solo l’ultimo di una serie di aggressioni che hanno colpito il personale ferroviario, creando un clima di paura e insicurezza. I sindacati chiedono un aumento dei controlli sui treni e una maggiore presenza delle forze dell’ordine per tutelare i lavoratori e garantire un servizio sicuro per i passeggeri.