I lavori per la tratta B2 della Pedemontana inizieranno nel 2024, con impatti sulla viabilità locale
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La tratta B2: un progetto strategico per la Lombardia
La tratta B2 della Pedemontana, lunga 9,5 km, rappresenta un intervento infrastrutturale cruciale per la Lombardia. Questo progetto si sviluppa principalmente in galleria artificiale (2,5 km), trincea (4,6 km) e rilevato (2,3 km). La sua realizzazione non solo mira a migliorare la viabilità nella regione, ma anche a collegare in modo più efficiente le aree circostanti, come Milano e la Brianza. Con l’inizio dei lavori previsto tra novembre e dicembre 2024, la regione si prepara a un cambiamento significativo nel panorama dei trasporti.
Impatto sulla viabilità e strategie di mitigazione
Con l’avvio dei lavori, si stima che almeno 25.000 veicoli dovranno utilizzare strade intercomunali a causa delle chiusure e delle modifiche alla viabilità. Gigi Ponti, consigliere regionale del PD, ha sottolineato l’importanza di affrontare questa problematica in modo coordinato tra Regione, Provincia e Comuni. Durante una recente tavola rotonda, sono stati discussi gli obiettivi strategici per minimizzare i disagi, con interventi di mitigazione viabilistica pensati per limitare le criticità lungo l’asse delle uscite della Milano-Meda.
Il futuro della Milano-Meda e le preoccupazioni locali
Un altro tema cruciale emerso durante l’incontro riguarda il futuro pagamento della Milano-Meda, che verrà inglobata nella Pedemontana al termine dei lavori. Ponti ha ribadito la necessità di lavorare per l’esenzione del pagamento per la tratta di Pedemontana, un punto fermo per il territorio. Le preoccupazioni degli amministratori locali riguardano non solo l’intasamento delle arterie cittadine, ma anche la necessità di incrementare il servizio ferroviario per offrire un’alternativa valida a chi quotidianamente si sposta verso Milano. La sfida è quindi duplice: garantire un’infrastruttura efficiente e al contempo gestire i disagi che inevitabilmente si presenteranno.