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Stop all’aumento del biglietto di Atm, almeno per il momento.
Nella mattinata di venerdì 26 agosto il Cda dell’Agenzia del trasporto pubblico del bacino della Città Metropolitana ratificherà unicamente l’indicazione già espressa dai suoi soci.
I fondi per l’adeguamento Istat non saranno recuperati agendo sulle tariffe. La decisione verrà presa dopo il voto del 25 settembre, quando verrà incaricato un nuovo governo.
Cosa accadrà in futuro? L’agenzia deve rispettare la normativa regionale che impone alle società dei trasporti di adeguare i prezzi all’inflazione.
Nonostante ciò, però, le società possono decidere di non aumentare il prezzo del biglietto ma devono trovare un’adeguata copertura finanziaria.
Il Comune di Milano ritiene che la spesa debba essere coperta da Regione Lombardia. Arianna Censi, assessore alla Mobilità di Palazzo Marino, ha chiarito: “L’eccellenza del servizio di trasporto di Milano non riguarda solo i suoi cittadini, ma anche coloro che vengono in città per lavoro, studio e svago dai comuni limitrofi o dalle altre province.
Dobbiamo però sfatare un mito: questo sistema non è autosufficiente”.
Infine, Censi ha anticipato che, nel momento in cui verrà formato un nuovo governo, chiederà urgentemente al prossimo ministro dei Trasporti un tavolo tecnico perché intervenga a livello centrale per evitare il rincaro dei biglietti. Attesa la replica dalla giunta Fontana.
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