Argomenti trattati
Dal primo settembre i pendolari dovranno spendere di più per viaggiare: cosa sta succedendo?
La giunta lombarda ha stabilito l’adeguamento delle tariffe per il trasporto pubblico regionale e locale per quest’anno e per il 2023.
Il servizio ferroviario subirà un incremento del 3,82%, mentre le tessere “Io viaggio ovunque in Lombardia”, “Io viaggio ovunque in provincia” e il trasporto su gomma dell’1,91%. Vietato chiamarlo aumento: si tratta di “adeguamento delle tariffe legato all’inflazione“.
Il prezzo delle corse dei servizi urbani e interurbani, invece, verrà stabilito dalle varie Agenzie per il trasporto pubblico locale e dall’Autorità di bacino dei laghi di Iseo, Endine e Moro.
Al convegno “Il trasporto ferroviario regionale – Proposte per una vera evoluzione del trasporto pubblico”, organizzato il 29 giugno scorso, le società di trasporto avevano già messo in preventivo un rincaro maggiore.
Antonio Nessi, direttore lombardo dell’associazione di categoria Asstra, aveva preventivato un incremento di oltre il 7%. Inoltre, aveva ricordato il blocco dell’adeguamento negli ultimi due anni, a causa dell’emergenza Covid.
I gestori avevano ribadito la loro preoccupazione per l’aumento dei costi legato alla guerra e per il ritorno solo parziale di passeggeri su treni, tram e bus. Attualmente, le società più “virtuose” soffrono di più, in quanto trasportano solo il 75% dei viaggiatori rispetto al 2019.
LEGGI ANCHE: Metro e bus gratis a Milano, Sala: “Non ci sono abbastanza fondi”