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Nella giornata di lunedì 27 giugno Milano è rimasta paralizzata a causa di uno sciopero del trasporto metropolitano durato un paio d’ore.
Al prossimo Comitato per l’ordine pubblico Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune, metterà sul tavolo della prefettura la questione delle aggressioni nei confronti del personale Atm e le richieste dei sindacati dei lavoratori.
La scorsa settimana si è verificata l’ennesima aggressione ai danni di un dipendente di Atm in servizio alla stazione M3 di San Donato. Un gruppo di ragazzini ha aggredito l’uomo, il quale è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale di San Donato, riportando una prognosi di 10 giorni.
Per questo motivo, i sindacati hanno indetto uno sciopero a cui hanno aderito tutte le sigle. Dalle ore 11 alle 13 la metropolitana è rimasta chiusa e i mezzi di superficie hanno subito rallentamenti.
Elevatissimo il numero di adesioni allo sciopero: quasi il 100% tra il personale di stazione. I sindacati chiedono l’aumento delle forze dell’ordine in metropolitana e sui mezzi di superficie, a bordo dei treni e nelle stazioni.
Pasquale Ferri, delegato Orsa Tpl, chiarisce: “Chiediamo anche l’oscuramento delle cabine nelle linee 1 e 2 della metropolitana“. Fit Cisl Lombardia propone di dotare il personale “front line” di strumenti di autotutela -spray anti aggressione- e di installare più telecamere di videosorveglianza nelle infrastrutture.
Durante il fine settimana, con la movida, i problemi si complicano maggiormente. Tutti gli autobus notturni sono a rischio aggressioni.
“Non si può andare avanti così“ sottolinea Ferri.
I nuovi vigili (90 dei 500) promessi da Palazzo Marino verranno destinati alle zone più difficili dove transita il trasporto pubblico locale. Tra poche settimane terminerà la parte burocratica, tuttavia, serviranno altri 3 mesi di corso di formazione.
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