Nessun tunnel o tapis roulant, ma un collegamento pedonale tra M3 e M4: ecco il piano presentato dal Comune
Nel pomeriggio di mercoledì 27 gennaio è stato presentato in commissione il progetto per il collegamento pedonale tra la stazione Missori della M3 e la stazione Sfroza della M4: 9 minuti a piedi attraverso un passaggio pedestre completamente riqualificato.
La proposta ha subito sollevato le perplessità e le opposizioni delle forze politiche di minoranza di Palazzo Marino.
Collegamento pedonale tra M3 e M4: il piano
Il collegamento tra la M3 e la M4 sarà un percorso a piedi di 9 minuti. Per poter cambiare linea, infatti, il Comune ha previsto l’uscita dalla stazione di Missori della M3 e un passaggio pedonale per arrivare alla stazione Sforza della M4.
Le due linee metropolitane, per quanto passino vicine l’una all’altra, seguono percorsi diversi: da qui la decisione di creare un corridoio pedonale e riqualificato per agevolare il passaggio da una metropolitana all’altra.
L’assessore alla mobilità Marco Granelli ha spiegato le ragioni della scelta: “Abbiamo optato per una soluzione di collegamento quasi integralmente in superficie, con una piccola parte di scavo che viene fatta per poter allungare lo spazio sotterraneo della stazione di Missori e portare l’uscita all’altezza di via Pantano. Il progetto prevede la riqualificazione di via Pantano e l’ambito che congiunge via Larga a via Sforza, spazi che oggi sono parzialmente sotto utilizzati”.
Il collegamento sotterraneo avrebbe comportato costi oltre i 30 milioni di euro, oltre che un grave danno alla realtà archeologica del centro di Milano. Così, inoltre, si coglie l’occasione per creare una nuova zona pedonale a Milano, riqualificando completamente la zona.
Il collegamento pedonale tra la M3 e la M4 ha però fatto storcere il naso alle opposizioni, che hanno sollevato dubbi e perplessità circa il progetto di Palazzo Marino.
Gabriele Abbiati, consigliere comunale della Lega, ha commentato così: “Ero convinto di essere alla presentazione di un collegamento tra due metropolitane, invece mi sono ritrovato a una lezione sulla riqualificazione dell’esistente. Questo collegamento così com’è fatto per me non è un collegamento. I nove minuti, che sono già tanti, saranno sicuramente molti di più per chi percorrerà il tratto sotto la pioggia e con borse e valigie”.