Il DPCM di novembre abbassa la capienza sui mezzi pubblici al 50%, quindi anche su Atm e Trenord. Ecco cosa cambierà.
Col nuovo DPCM di novembre i mezzi di trasporto vedranno ridotta la loro capienza al 50%, ma per Atm non si prevedono criticità nell’applicazione del nuovo DPCM, considerato che già nell’ultima settimana di ottobre, con la chiusura delle scuole, era diminuito notevolmente il flusso di gente sui mezzi pubblici. Il decreto coinvolgerà non solo i mezzi di trasporto gestiti dal comune, ma anche quelli di Trenord, gestito invece dalla Regione.
Capienza ridotta sui mezzi di trasporto
La capienza si riduce al 50% per tutti i mezzi di trasporto, inclusi quindi Atm e Trenord. Per Atm non si prevede nessuna criticità, verranno semplicemente ricalibrati i tornelli delle stazioni metropolitane, per far in modo che nelle stazioni ci sia un blocco in entrata superata la soglia del 50% della capienza, resteranno le segnaletiche per gli ingressi e le uscite, e probabilmente si riorganizzeranno i posti a sedere. Atm dichiara di non essere particolarmente preoccupata per la riduzione della capacità sui mezzi pubblici, poiché già nell’ultima settimana si è verificato una riduzione dei flussi. “Una media del 35% di persone trasportate, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, non più del 38% nelle ore di punta”. Inoltre, se necessario, il comune di Milano sta valutando di autorizzare bus privati a supporto delle linee di Atm. Per Trenord invece, la cui gestione era stata duramente attaccata dall’assessore ai trasporti del comune di Milano, nessuna dichiarazione. Ad oggi su Trenord era possibile viaggiare occupando tutti i posti a sedere e limitando solo i posti in piedi. Facile ipotizzare che quindi verranno riorganizzati i posti a sedere.