I lavori sono in corso e l’inaugurazione è ancora lontana, ma già si discute per ampliare la linea della M4 di Milano.
Martedì 17 Dicembre il Consiglio Regionale si è unito e ha approvato un emendamento che stanzierà un milione di euro per ampliare la linea verso l’hinterland. Non tutti, però, sono d’accordo con questa decisione e le polemiche non sono di certo mancate.
La consigliera leghista Silvia Scurati si è mostrata soddisfatta per i fondi stanziati. “Quasi un milione di euro in più per il prolungamento della M4 verso i Comuni di Corsico, Buccinasco e Trezzano sul Naviglio.
Uno stanziamento importantissimo, perché rappresenta un atto concreto per aumentare i servizi ai cittadini e consentire lo sviluppo economico del territorio”. “Si tratta di 900mila euro destinati al prolungamento della linea della M4 verso l’area del Sudovest milanese – ha continuato Scurati –, un’area che vede comuni con una profonda e propria identità, ma che allo stesso tempo necessita di collegamenti più veloci ed efficienti con il capoluogo lombardo. Si tratta di mettere in rete le nostre comunità, favorendo spostamenti veloci e a ridotto impatto ambientale”.
A smorzare l’entusiasmo ci hanno pensato il capogruppo del Pd Fabio Pizzul e la consigliera Elisabetta Strada di Lombardi civici europeisti. Hanno mostrato non poche perplessità, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche. A detta loro, infatti, i fondi non arriveranno prima del 2022. “Avevamo pensato tre emendamenti del valore complessivo di 2 milioni e 400 mila euro sul 2020 per gli studi di fattibilità del prolungamento delle metro milanesi, bocciati dall’aula.
La maggioranza però, appropriandosi delle nostre iniziative, ne ha presentati altri, del tutto simili, solo rimandando la destinazione delle risorse al 2022, ottenendo così il voto favorevole dell’aula”.
“Oggi un paradosso si è consumato in Regione Lombardia – ha aggiunto Marco Granelli, l’assessore alla mobilità del comune di Milano incrementando le polemiche – Regione boccia 3 emendamenti Pd e civici per completare i 3 progetti di fattibilità per metropolitane/metrotranvie in 3 zone trafficatissime.
I 2,3 milioni necessari li mette invece solo nel 2022 e dice poi che se i Comuni investiranno, vedranno di anticiparli. Questo significa una sola cosa: non essere in grado se non nel 2024 di presentare progetti al Governo e chiedere i soldi”. In conclusione ha fatto notare che le tempistiche, secondo lui, sarebbero totalmente errate. Sarebbe meglio attendere la fine della realizzazione del progetto.