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La pandemia di Covid-19, il caro energia e la carenza di materie prime condizionano la città di Milano.
A preoccupare il sindaco di Milano, il bilancio del Comune: “Senza almeno un paio di centinaia di milioni da parte del governo non riusciamo a chiudere”.
Nelle casse di Palazzo Marino mancano 250 milioni: entro il 31 maggio, il preventivo 2022 dovrà essere approvato dal Consiglio. “Siamo appesi a una decisione del governo“, chiarisce Sala che dice di aver parlato con il ministro Franco e il presidente del Consiglio.
La questione riguarda tutti i Comuni italiani, ma per Milano la situazione è più grave.
Secondo Sala è impossibile tagliare servizi nella pubblica amministrazione. Complice della sofferenza di Milano, il trasporto pubblico: “ci sono meno ricavi dai biglietti”. Come nei due anni di pandemia, il capoluogo lombardo necessita di un intervento da Roma. L’arrivo di fondi dal governo ha garantito tranquillità al bilancio 2020 e 2021 con “circa 450 milioni di cosiddetti ristori nel 2020, più di 450 milioni nel 2021”.
Assimpredil Ance, l’associazione che riunisce le imprese edili di Milano, Lodi, Monza e Brianza, segnala un ulteriore problema: il rallentamento e lo stop di molti cantieri pubblici, come quello della M4 e altri da attivare con i fondi del Pnrr. I rincari energetici e la mancanza di materie prime iniziano a farsi sentire. Sala spiega: “le aziende a cui noi abbiamo affidato i lavori ci prospettano le difficoltà a farli con le tariffe concordate.
Il governo fino a prima della guerra aveva ipotizzato un adeguamento del 4% sulle tariffe per i lavori pubblici ma è evidente che oggi non basta”.
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