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Istituita con la legge 147 del 27 Dicembre 2013, la TARI è la tassa sui rifiuti, volta a coprire tutti i costi di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani.
I soggetti gravati da questa tassa sono tutti i proprietari e detentori di un immobile o comunque di aree in grado di produrre rifiuti solidi urbani.
Il comune di Milano ha approvato un regolamento TARI al fine di disciplinare in ambito comunale la tassa introducendo numerose novità, tra le quali la domiciliazione bancaria.
Come già accennato, è applicata a tutti quei soggetti quali proprietari ed occupanti di immobili, fabbricati o aree scoperte dove è possibile produrre RSU.
Non viene invece applicata a tutte le aree scoperte pertinenziali o alle aree condominiali, a meno che non vengano utilizzate in via esclusiva da un determinato soggetto.
Alcuni casi particolari riguardano le multiproprietà ed i centri commerciali, dove il soggetto tenuto a corrispondere la tassa è colui che gestisce le aree comuni. Invece, per quanto riguarda le occupazioni temporanee, cioè inferiori ai 6 mesi, la TARI verrà richiesta al proprietario o titolare di diritti reali.
Relativamente al calcolo della TARI, nel comune di Milano, vengono considerati, ai fini del computo della base imponibile, la superficie dell’immobile ed il numero degli occupanti.
Per superficie, si intende la superficie calpestabile, al netto di muri interni, perimetrali e pilastri. Non rientrano nel computo i locali contatori; le scale interne vengono invece solo considerate per lo spazio occupato orizzontalmente.
Ai fini del calcolo si considerano quindi i metri quadri dell’unità familiare utilizzando una costante che è la superficie, ed una variabile che invece rappresenta il numero di occupanti.
Per la provincia di Milano si aggiunge anche un addizionale de 5% per coprire i costi relativi alla tutela dell’igiene ambientale.
Ai fini della dichiarazione del numero di residenti, essi vengono rilevati d’ufficio, quindi non occorre presentare alcuna comunicazione. Se vi sono invece più nuclei familiari che dimorano nella stessa abitazione, occorre presentare presso l’ufficio comunale preposto la dichiarazione del numero di occupanti.
Per quanto riguarda i non residenti o residenti all’estero, il numero tenuto in considerazione è pari a 2. Se viene presentata un’apposita comunicazione, è possibile modificare la quantità di occupanti.
Rientrano nel computo della tassa anche box, cantine e solai. Per quanto riguarda cantine e solai, a meno che non rientrino nella fattispecie delle pertinenze, si applica lo stesso principio dell’abitazione. Relativamente ai box invece, si applica in base alle potenziali autovetture che l’unità immobiliare potrebbe ospitare.
Quindi, per esempio, si calcola 1 occupante fino a 15 mq, 2 occupanti dai 16 ai 30 mq, e così via proporzionalmente in base alla dimensione del locale.
Al fine di sostenere alcune categorie di cittadini, il comune di Milano ha previsto numerose agevolazioni. Tra le più importanti, la riduzione del 30% per le abitazioni ad uso stagionale, la riduzione del 25% per le famiglie numerose con più di 4 componenti residenti nel medesimo alloggio e la riduzione per chi possiede un valore ISEE molto basso.
Altre riduzioni sono previste per anziani, associazioni ed altre particolari categorie, al fine di donare loro un maggior sostegno, per far fronte alle spese. Le scadenze previste, entro le quali occorre corrispondere l’imposta, sono differenti. Per chi paga in un’unica rata, il termine ultimo è il 30 Settembre 2019. Per chi opterà invece per le 2 rate, le scadenze sono rispettivamente il 31 Luglio 2019 e il 31 Ottobre 2019.
Il pagamento viene effettuato esclusivamente tramite bollettino MAV, consegnato insieme all’avviso di pagamento. Si può pagare presso tutti gli sportelli bancari abilitati, le tabaccherie abilitate, le banche ITB e tramite Home Banking o addebito automatico sul proprio conto corrente.