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Tragedia familiare a Firenze: il dramma del monossido di carbonio

Una madre racconta la tragica scomparsa della sua famiglia a causa di un avvelenamento da monossido di carbonio.

Immagine che rappresenta il dramma del monossido di carbonio a Firenze
Una tragedia familiare a Firenze causata dal monossido di carbonio.

Un dramma inaspettato

La tragedia che ha colpito una famiglia a San Felice a Ema, nei pressi di Firenze, ha scosso profondamente la comunità locale. Claudia, madre di Elio, un bambino di 11 anni tragicamente scomparso, ha raccontato i momenti strazianti che hanno preceduto la scoperta della tragedia. La piccola di sei anni, unica sopravvissuta, è attualmente ricoverata in condizioni critiche all’ospedale pediatrico Meyer, dove sta combattendo per la sua vita. La famiglia, composta da Matteo Racheli, 49 anni, e Margarida Alcione, 46 anni, è stata trovata senza vita a causa di un avvelenamento da monossido di carbonio, un “killer” silenzioso che ha colpito senza pietà.

Le cause della tragedia

Le indagini hanno rivelato che le esalazioni di monossido di carbonio potrebbero essere state causate da una caldaia malfunzionante o da stufe a pellet non funzionanti. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno trovato i corpi nel salotto, mentre la bambina è stata immediatamente trasportata in ospedale. La caldaia, installata nel 2019, non era mai stata sottoposta a manutenzione, nonostante fosse presente una dichiarazione di conformità. Questo solleva interrogativi sulla sicurezza degli impianti domestici e sull’importanza di controlli regolari per prevenire simili tragedie.

Il dolore della comunità

La morte di Elio ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità. L’Istituto Guido Alfani, dove il bambino frequentava la scuola media, ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando l’innaturalità della perdita di un figlio. Anche la squadra di calcio giovanile Csd Poggio a Caiano 1909 ha osservato un minuto di silenzio in onore del piccolo. La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha condiviso il dolore della famiglia durante i tradizionali auguri di Natale, mentre l’arcivescovo Gherardo Gambelli ha pregato per la piccola sopravvissuta, la cui vita è appesa a un filo. La tragedia ha messo in luce la vulnerabilità delle famiglie e l’importanza di una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi legati al monossido di carbonio.

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