Il sindaco Beppe Sala ha espresso le proprie critiche contro il governo per non aver ancora chiarito le disposizioni per le regioni in zona rossa.
Nella serata del 4 novembre il sindaco di Milano Beppe Sala ha espresso le proprie critiche contro il governo per non aver ancora le disposizioni normative nelle regioni in zona rossa nonostante la firma dell’ultimo Dpcm avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 novembre. Il primo cittadino ha affrontato la questione in maniera polemica, ponendo l’accento sui negozianti milanesi che non sanno ancora cosa dovranno fare per la mattina di venerdì 6, giorno in cui entrerà in vigore il decreto: “Caro governo, sono le sei di sera, un bar milanese sta chiudendo e ancora non sa se alle sei di domani mattina potrà riaprire. Quando glielo facciamo sapere?”.
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Un post condiviso da Beppe Sala (@beppesala) in data: 4 Nov 2020 alle ore 9:09 PST
Nuovo Dpcm, le critiche di Beppe Sala
Quella di questa sera non è peraltro la prima critica che Beppe Sala muove nei confronti del governo in merito all’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm. Assieme al presidente della Lombardia Attilio Fontana infatti, il sindaco del capoluogo lombardo è stato uno dei più strenui oppositori dell’approvazione della cosiddetta zona rossa per la regione, andando in contrasto perfino con quanto affermato dall’Ordine dei medici di Milano.
All’interno del Dpcm inoltre non era stato specificato ufficialmente quali regioni fossero destinare a quali zone di rischio epidemiologico, lasciando i cittadini milanesi e lombardi nell’incertezza fino al tardo pomeriggio di mercoledì, quando l’esecutivo ha confermato lo slittamento del Dpcm a venerdì 6 novembre e indetto una conferenza stampa per le ore 20:20.