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L’industria lombarda tra crescita e sfide nel 2025

Un'analisi approfondita delle performance industriali e delle sfide future nel 2025.

Immagine che rappresenta l'industria lombarda nel 2025
Scopri come l'industria lombarda affronta le sfide del 2025.

Performance industriale nel quarto trimestre 2024

Le province di Milano, Monza Brianza e Lodi hanno chiuso il quarto trimestre del 2024 con risultati sostanzialmente positivi, secondo l’analisi del Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. La produzione industriale ha mostrato una crescita rispetto all’anno precedente, con Milano che ha registrato le performance migliori. Monza Brianza ha mantenuto una stabilità, mentre Lodi ha evidenziato un buon recupero.

Fatturato e ordini: un quadro contrastante

In Brianza, la produzione industriale è rimasta invariata rispetto al quarto trimestre del 2023, con un incremento dello 0,0%, in linea con la media lombarda (+0,2%). Tuttavia, il fatturato brianzolo ha visto un aumento del +3,1%, superando la media regionale (+1,3%). Questo dato positivo è contrastato da un portafoglio ordini del settore manifatturiero che ha mostrato una tenuta inferiore rispetto alla media lombarda, con un incremento dello 0,1% contro il +2,2% regionale.

Le sfide del 2025: un inizio difficile

Il 2025 è iniziato con segnali preoccupanti. Cesare Fossati, consigliere di CONFIMI Industria Monza Brianza, ha lanciato l’allerta riguardo a un crollo della domanda nei primi due mesi dell’anno, stimato tra il 30 e il 35%. Questo potrebbe segnare un anno difficile per il comparto. Nonostante la Camera di Commercio registri un +4,5% nel settore chimico, molte aziende non riscontrano dati positivi. Le difficoltà logistiche globali, come il blocco del Canale di Suez, stanno causando ritardi nelle consegne e un aumento dei costi di produzione.

Settori in crescita e preoccupazioni future

Il settore degli imballaggi ha vissuto un 2024 a doppia velocità, con un primo trimestre in forte crescita (+12%), seguito da una stabilizzazione. Anche gli espositori per prodotti alimentari e per l’igiene della casa hanno chiuso bene l’anno. Tuttavia, la politica commerciale degli Stati Uniti, con l’introduzione di nuovi dazi su gomma, plastica e chimica, potrebbe ridurre la competitività del Made in Italy, creando ulteriori difficoltà per le aziende che esportano. Anna Lisa Fumagalli, titolare di Fumagalli Guarnizioni, ha evidenziato un calo del 15% negli ordini e nel fatturato, sottolineando l’incertezza per il futuro.

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